Busta paga, da gennaio le misure che cambiano il netto
Legge di Bilancio, le 5 misure che da gennaio cambiano la busta paga
A partire da gennaio 2024, la busta paga subirà un significativo restyling grazie alle nuove misure introdotte dalla Legge di Bilancio. Cinque norme approvate, focalizzate sullo stipendio netto, determineranno cambiamenti rilevanti per i lavoratori: taglio del cuneo fiscale, cambio aliquote Irpef, fringe benefit, detassazione premio di produttività, bonus mamma.
Taglio del cuneo fiscale
Per i periodi dipaga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero, senza effetti sul rateo di tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, al netto del rateo di tredicesima. L’esonero è incrementato, senza effetti sul rateo di tredicesima, di un ulteriore punto percentuale, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, al netto del rateo di tredicesima.
Cambio aliquote Irpef
Per quanto riguarda la rimodulazione dell’IRPEF, dal 1° gennaio e per il momento solo per un anno, le aliquote passano da 4 a 3. Al momento l’aliquota è al 23% fino a 15mila euro, al 25% tra i 15 e 28mila, al 35% tra 28 e 50mila e al 43% oltre i 50mila euro. Le fasce di reddito nel 2024, scenderanno a tre, con la cancellazione dell’aliquota al 25%.
L’impatto massimo della riduzione a tre delle aliquote per effetto del sistema progressivo dell’Irpef si avvertità nella fascia di reddito tra 30mila e 50mila euro con un risparmio fiscale su base annua di 260 euro (circa 21,7 euro al mese se calcolato su 12 mensilità). Oltre i 50mila euro, invece, il vantaggio sarà annullato dal taglio delle detrazioni che comporterà una sforbiciata di 260 euro.
La rimodulazione delle aliquote si somma, per i lavoratori, al taglio del cuneo per i redditi fino a 35mila euro.
La Stampa ha chiesto allo Studio del dott. De Fusco delle simulazioni. In base al reddito viene indicato prima l'importo mensile dovuto al taglio cuneo fiscale in busta paga e l'importo annuo complessivo.
Reddito: 10mila euro annui - 25,67 euro - 269 euro
Reddito: 12.500 euro annui - 32 euro - 336 euro
Reddito: 15.000 euro annui - 38 euro - 404 euro
Reddito: 17.500 euro annui - 43 euro - 430 euro
Reddito: 20.000 euro annui - 49 euro - 460 euro
Reddito: 25.000 euro annui - 55 euro - 548 euro
Reddito: 30.000 euro annui - 56 euro - 576 euro
Reddito: 35.000 euro annui - 65 euro - 591 euro
Fringe benefit
Altra misura che potrebbe riguardare la busta paga è la soglia di detassazione dei fringe benefit. La Legge di Bilancio 2024 infatti prevede che dal 1° gennaio i limiti saranno così ridefiniti:
- 1.000 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti;
- 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
La normale soglia di detassazione è 258,23 euro mentre nel 2023 era stata fissata a 3.000 euro esclusivamente per i dipendenti con figli.
Detassazione premio di produttività
Per i premi e le somme erogati nell’anno 2024, l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività è ridotta al 5 per cento.
Bonus Mamme
Le lavoratrici saranno esentate dal pagamento dei contributi previdenziali a loro carico; parliamo quindi del contributo IVS per i dipendenti del settore privato e il contributo FAP per i dipendenti pubblici.
La misura è valida dal dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.
Il taglio contributivo sarà applicato alle lavoratrici con:
- due figli e fino ai 10 anni del figlio più piccolo
- con tre o più figli e fino ai 18 anni del figlio più piccolo.