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Contratto. Facciamo chiarezza su gli aumenti mancati e se e quando arriveranno

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 29/01/2025

Contratto Nazionale

Il Sistema Sanitario Nazionale è in crisi: mancano 60 mila infermieri, ma i contratti restano senza firma

Di chi è la colpa?

Fare i conti in tasca a infermieri e medici aiuta a capire perché la carenza di queste figure sia ormai un’emergenza nazionale. I numeri parlano chiaro:

  • Un infermiere con 30 anni di carriera guadagna 1.939 euro netti al mese.
  • Il contratto 2022-2024 non è stato firmato, bloccando gli aumenti previsti.
  • La mancanza di professionisti sta mettendo a rischio la tenuta del Sistema Sanitario Nazionale.

Ma perché nessuno vuole più fare questo mestiere?

 

Perché mancano infermieri?

Il Servizio Sanitario Nazionale sta vivendo un’emorragia di professionisti. Le ragioni principali sono tre:

  1. Troppi abbandoni nel percorso di studi:
    • Su 100 posti disponibili nei corsi di laurea, solo 70 studenti arrivano alla laurea.
    • Molti abbandonano tra il primo e il secondo anno.
  2. Non si coprono i pensionamenti:
    • Ogni anno vanno in pensione 13.000 infermieri.
    • Nel 2023 si sono laureati solo 10.000 studenti, nel 2024 saranno 12.000, troppo pochi per colmare il vuoto.
  3. Dimissioni volontarie e fuga all’estero:
    • Dal 2017 al 2023, oltre 7.700 infermieri hanno lasciato il SSN per lavorare come liberi professionisti.
    • Altri 3.000 sono emigrati nel 2023 per stipendi più alti all’estero.

Conclusione? Turni massacranti, rischio aggressioni, zero prospettive di carriera e stipendi troppo bassi stanno facendo collassare il sistema.

 

Il rinnovo dei contratti: una storia di ritardi

Il contratto degli infermieri, come quello dei medici e del resto della Pubblica Amministrazione, viene rinnovato ogni tre anni. I fondi vengono stanziati dal governo tramite le leggi di Bilancio, ma la trattativa tra i sindacati e l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) è sempre complessa.

Negli ultimi anni i rinnovi sono stati un percorso a ostacoli

  • Dal 2010 al 2018zero aumenti a causa del blocco dei contratti imposto per il risanamento dei conti pubblici.
  • Nel 2018: primo aumento di 81 euro lordi al mese.
  • Nel 2022: rinnovo per il triennio 2019-2021, con 163 euro lordi in più al mese, portando lo stipendio di un neoassunto a 1.694 euro netti mensili.
  • Oggi, dopo 30 anni di carriera, un infermiere arriva a 1.939 euro netti.

Ma nel frattempo l’inflazione ha eroso il potere d’acquisto del 17%.

 

Salta la firma del contratto 2022-2024

Il contratto 2022-2024, dopo 7 mesi di trattative, doveva essere firmato il 15 gennaio 2025. Ma è saltato per uno 0,39%.

Chi ha detto no?

  • Fp Cgil (21,60%)Uil Fpl (19,02%) e Nursing Up (6,43%) si sono opposti.
  • Cisl Fp (23,72%)Fials (12,13%) e Nursind (10,81%) hanno votato a favore.

Risultato: contratto bloccato, niente aumenti.

 

Quanto sarebbero aumentati gli stipendi?

Ecco cosa prevedeva il contratto 2022-2024, ora fermo:

  • +135 euro lordi al mese sullo stipendio base.
  • +7,3 euro per l’indennità infermieristica.
  • Dal 2025, altri +6,5 euro sull’indennità infermieristica.
  • +31 euro da altre voci contrattuali.

Totale aumento bloccato: 180 euro lordi al mese (pari a 2.340 euro lordi all’anno).

Per gli infermieri di Pronto Soccorso l’aumento sarebbe stato ancora più alto:

  • +353 euro dal giugno 2023.
  • +81 euro dal gennaio 2024.
  • +108 euro dal gennaio 2025.

Totale aumento bloccato: 542 euro lordi al mese.

Ma con la mancata firma, non arriva nulla.

 

Slitta anche il rinnovo 2025-2027

Il contratto 2025-2027 prevedeva:

  • +150 euro lordi sullo stipendio base dal 2027.
  • +53 euro di indennità infermieristica dal 2026.
  • +60 euro per chi lavora in Pronto Soccorso.

Totale aumento: 203 euro lordi (263 per il Pronto Soccorso).

Ma senza il rinnovo del contratto 2022-2024, anche questo slitta.

 

Conclusione: stipendi bassi, fuga dal SSN, contratti bloccati

Oggi il Servizio Sanitario Nazionale è al collasso. Mancano professionisti, gli stipendi sono troppo bassi e i contratti sono bloccati.

La domanda è: quando arriveranno questi aumenti?

Senza contratti firmati, i soldi restano sulla carta e non arriveranno prima della fine dell'anno, sempre le stesse cifre.

 

Fonte Dataroom Corriere della sera, Gabanelli-Ravizza