Caos in emodialisi ad Ascoli: il NurSind chiede chiarimenti su trasferimenti infermieri
Il NurSind lancia l’allarme sulla situazione all’interno dell’Unità Operativa di Emodialisi del Presidio Ospedaliero di Ascoli Piceno. Al centro della protesta, il trasferimento – a partire dal 1° aprile 2025 – di due infermieri esperti e ben integrati nel reparto. Una decisione che, secondo il sindacato, rischia di compromettere il fragile equilibrio organizzativo in un momento già critico per la copertura dei turni.
«I dirigenti delle professioni infemieristiche dovrebbero agire per risolvere criticità e garantire equilibrio operativo, non per contribuire alla creazione di ulteriori problemi», denuncia Maurizio Pelosi, segretario territoriale NurSind Ascoli Piceno.
La sigla sindacale chiede spiegazioni formali sui criteri che hanno portato alla decisione di spostare due infermieri "completamente autonomi e perfettamente integrati nel contesto operativo". Una scelta che appare incomprensibile anche per la tempistica: «Ci domandiamo per quale motivo si sia scelto di procedere in questo momento dell’anno, notoriamente complesso in termini di copertura dei turni, anziché rinviare tali spostamenti al periodo post-estivo, riducendo l’impatto negativo sull’organizzazione del servizio», incalza Pelosi.
Il NurSind chiede anche di sapere chi abbia autorizzato il provvedimento e su quali basi sia stato valutato. Oltre agli aspetti organizzativi, il sindacato mette in evidenza un deterioramento del clima interno all’unità operativa: «È doveroso evidenziare che da circa un mese il clima lavorativo all’interno del reparto è profondamente peggiorato. Le segnalazioni del personale parlano di malessere diffuso, tensioni relazionali, insicurezza e sfiducia crescente, in un contesto che richiederebbe invece stabilità e coesione, vista la delicatezza dell’attività svolta».
Il NurSind chiede che venga fatta chiarezza in tempi rapidi, e soprattutto che si lavori per ristabilire un equilibrio all’interno di un servizio tanto delicato quanto fondamentale.