Dalla corsia alla Serie A2: Valentina Soriani, infermiera e atleta che non smette di sognare
di
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 18/07/2025
Asti la saluta temporaneamente: dal reparto di Medicina del Cardinal Massaia al parquet della PanBiscò Leonessa Altamura
Centrale nella vita come in campo. Valentina Soriani, 35 anni, astigiana, è un volto conosciuto e stimato nel reparto di Medicina dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti. Infermiera preparata, energica e appassionata, ha saputo in questi anni coniugare la professionalità nella sanità pubblica con un altro amore profondo: la pallavolo. Oggi, Valentina ha deciso di concedersi una parentesi per inseguire un sogno sportivo che ha il profumo dell’impresa: la Serie A2 di volley, con la maglia della PanBiscò Leonessa Altamura.
Una scelta non facile, maturata con consapevolezza e sostenuta da chi crede che il lavoro non debba mai soffocare i sogni, ma, anzi, alimentarli. Valentina ha chiesto e ottenuto un periodo di aspettativa dal servizio, per potersi dedicare completamente a questa avventura agonistica che la porterà lontano da casa, ma ancora più vicina a sé stessa.
Il suo esempio racconta la bellezza di una vita vissuta intensamente su più fronti, dove sanità e sport non si escludono, ma si rafforzano. La storia di Valentina non è solo una testimonianza di coraggio e passione, ma anche uno spunto importante per riflettere sul valore della multidimensionalità nelle professioni sanitarie e sul ruolo del sindacato – come il NurSind – nel sostenere percorsi di crescita anche al di fuori della corsia.
La Redazione di Infermieristicamente.it ha avuto il piacere di intervistarla per scoprire come si intrecciano, nella sua vita, i turni di notte e gli allenamenti, le corsie e i palazzetti, i colleghi di reparto e quelli di squadra. E per farci raccontare cosa significa scegliere sé stessi, anche solo per un po’.
Le nostre Domande a Valentina Soriani
Valentina, lasciare momentaneamente la corsia per inseguire un sogno sportivo è una scelta coraggiosa. Cosa ti ha spinta a dire “adesso o mai più”?
"Ho visto in questa scelta un’opportunità per chiudere un cerchio. La pallavolo è parte integrante della mia vita da quando ero ragazzina, mi ha accompagnata nelle diverse fasi della vita personale e professionale. Grazie alla disponibilità della Direzione ASL AT, potrò tornare a investire completamente le mie energie e il mio tempo in un progetto sportivo ambizioso. Ne sono orgogliosa e so che questa esperienza potrà regalarmi ulteriori margini di crescita personale".
La tua vita si è sempre divisa tra due mondi impegnativi: l’ospedale e il campo da gioco. Che cosa ti ha insegnato l’uno che ti è servito nell’altro?
"Lo sport mi ha insegnato il piacere della condivisione, il rispetto reciproco e il lavoro di squadra come elemento di forza di un gruppo, e ho portato tutto questo con me anche in ospedale. Ho sempre cercato di concepire il reparto come la mia squadra. A sua volta, il reparto mi ha insegnato il valore del sostegno reciproco in un ambiente non competitivo, dove ciascuno mette a disposizione degli altri i propri punti di forza".
Chi lavora in sanità sa quanto sia difficile conciliare turni, stress e vita privata. Come sei riuscita fino ad oggi a far convivere professione e sport ad alto livello?
"La sfida di noi turnisti è davvero impegnativa, e senza il supporto di chi ci circonda sarebbe quasi impossibile. Penso prima di tutto ai colleghi, ma anche alla famiglia e agli affetti più cari. Con un po’ di elasticità mentale e disponibilità, si possono trovare i giusti compromessi per riuscire, con soddisfazione, nelle nostre imprese quotidiane".
Hai sentito il supporto dei tuoi colleghi e del reparto di Medicina del Cardinal Massaia in questa decisione? Ti mancheranno?
" I miei colleghi del reparto Medicina Interna PT sono davvero speciali. Inizialmente avevo timore di essere giudicata per questa scelta, ma ho trovato solo incoraggiamento, sostegno e gioia nei loro occhi. Mi hanno supportata prima, quando incastravo turni e allenamenti, e continuano a farlo anche adesso. Non mi riferisco solo agli infermieri, ma anche a medici, OSS e alla nostra coordinatrice. Molti di loro sono i miei primi tifosi. Vederli sugli spalti o sapere che mi seguono online mi riempie di gratitudine".
Il NurSind, sindacato delle professioni infermieristiche, si batte ogni giorno per il riconoscimento del valore degli infermieri. Hai trovato nel sindacato un punto di riferimento anche in questa fase?
"Assolutamente sì. Ho trovato nel NurSind, e in particolare nella persona di Gabriele Montana – collega e amico – un punto di riferimento prezioso. Con competenza e trasparenza mi ha supportata in una scelta non semplice, aiutandomi a valorizzare entrambe le mie identità: quella dell’infermiera e quella dell’atleta. Avere accanto un sindacato che non si limita alla tutela formale, ma che incoraggia anche la crescita personale, è un valore inestimabile».
Un messaggio per le colleghe e i colleghi che, magari, rinunciano ai propri sogni per senso del dovere: cosa diresti loro?
"Il senso del dovere è un sentimento assolutamente nobile e da non demonizzare. Ma lo è anche la realizzazione personale e la felicità di inseguire i propri sogni, anche partendo da piccoli frammenti nella quotidianità. Credo che se riusciamo a realizzarci come persone, potremo essere anche infermieri migliori".
Il commento del NurSind di Asti
"Facciamo un grande in bocca al lupo a Valentina Soriani, che ha scelto fin dal 2017 di far parte della famiglia NurSind. È un’iscritta fedele, molto vicina al sindacato, e non possiamo che essere orgogliosi della sua scelta coraggiosa e ispirante» – dichiara la Segreteria territoriale del NurSind di Asti.
"Valentina rappresenta un esempio di straordinario equilibrio tra competenza professionale, energia e vitalità nel lavoro, e impegno sportivo ad altissimo livello. Il suo percorso ci ricorda che, pur in un lavoro usurante come il nostro, con determinazione e passione è possibile inseguire e realizzare anche i sogni più ambiziosi".
"Ci auguriamo che, proprio come Valentina, anche altri colleghi possano in futuro calcare palcoscenici importanti, sportivi o professionali, portando alto l’orgoglio della categoria infermieristica".
"Ringraziamo la Direzione Generale dell’ASL di Asti per la disponibilità e la sensibilità dimostrate nel permettere a Valentina di inseguire questo sogno sportivo, riconoscendo il valore umano e professionale di chi ogni giorno si spende per il servizio sanitario e, allo stesso tempo, continua a coltivare passioni che arricchiscono la persona e la comunità.