Poteva Morire!” – Soffitto crolla su un’Infermiera, NurSind denuncia il disastro al Renzetti
Il NurSind: “Non tollereremo più silenzi. Servono interventi immediati”
LANCIANO – È successo ancora. Un’altra crepa, non solo nei muri ma nella fiducia. Ieri sera, intorno alle 19:30, una professionista sanitaria in servizio presso l’Ospedale Renzetti è stata colpita dal crollo improvviso dell’intonaco del soffitto nell’ambulatorio dedicato ai prericoveri, ricoveri e dimissioni. Il distacco, avvenuto senza alcun preavviso, ha colpito direttamente la donna, 55 anni, che si trovava proprio sotto la zona interessata.
L’impatto è stato violento. L’intervento rapido di colleghi infermieri e medici ha evitato conseguenze peggiori, ma la donna ha riportato un serio trauma cranico. Dopo le prime cure, è stata sottoposta a una TAC per valutare l’entità dei danni. Fortunatamente, secondo fonti interne, le condizioni della collega sarebbero stabili, ma l’incidente riaccende l’allarme su un problema ben più ampio: lo stato fatiscente delle strutture sanitarie.
Il sindacato delle professioni infermieristiche NurSind ha espresso piena solidarietà alla collega ferita, denunciando al contempo l’inaccettabile livello di rischio al quale sono quotidianamente esposti i lavoratori della sanità. “Non è tollerabile che in un luogo di cura si debba lavorare con il timore per la propria incolumità. Questa non è sicurezza. Questa è incuria istituzionale”, si legge nella nota diffusa oggi dal sindacato.
Da anni, operatori e sigle sindacali segnalano le condizioni precarie dell’Ospedale Renzetti. Infiltrazioni, crepe, cedimenti. Ma, come troppo spesso accade in Italia, si aspetta l’incidente per accorgersi che il problema esiste. “Siamo stanchi delle promesse da campagna elettorale – incalza il NurSind –. Pretendiamo la messa in sicurezza immediata della struttura e l’avvio dei lavori per un nuovo ospedale. I lavoratori meritano rispetto, non toppe temporanee”.
Il caso non è isolato. L’episodio di ieri si inserisce in una lunga sequenza di segnali d’allarme ignorati. Solo che questa volta è toccato a una persona. Un impatto fisico e simbolico che ha fatto rumore. Ora il rischio è che, passato il clamore, tutto torni nel silenzio.
Il messaggio del NurSind è chiaro: non ci sarà più tolleranza. “Non accetteremo ulteriori ritardi, né comunicati di circostanza. È tempo di decisioni, non di parole. Chi lavora per la salute altrui non può essere esposto a rischi così gravi. Chi entra in ospedale deve essere protetto, non colpito”.
Un monito forte, che chiede risposte immediate. E soprattutto, azioni concrete.
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