118 e competenze. Gli Infermieri SIS chiedono riforme e riconoscimento economico. Parla Roberto Rosania
“La SIS 118 riconosce all’infermiere un ruolo fondamentale come figura di integrazione tra professioni costituenti il sistema dell’emergenza sanitaria territoriale”, così in una nota le rappresentanze infermieristiche del Consiglio Direttivo Nazionale della SIS 118, con documento approvato dalla Società in data 6/2/ 2020, assumono una posizione chiara riguardo a quanto dichiarato da Mario Balzanelli Presidente Nazionale della Società Italiana Sistema 118 (SIS), che commenta:
“Gli infermieri del Sistema di Emergenza Territoriale 118 hanno ruolo insostituibile e determinante per assicurare al cittadino utente in evidente o potenziale pericolo di vita il più elevato livello di qualità dei percorsi di assistenza e di cura in contesto operativo tempo dipendente, in perfetta integrazione, sintonia e rispetto riguardo alle competenze del medico, senza alcuna pretesa di sostituzione di ruolo”.
”A dicembre 2019 sono entrato a far parte del consiglio direttivo nazionale del 118- a parlare è Roberto Rosania, Infermiere, che continua - ho sempre creduto nel mio lavoro e lo faccio con passione da circa 15 anni. L’emergenza urgenza è un settore che richiede preparazione, continua formazione e allenamento a volte anche fisico, e per questo ritengo che chi entra a far parte di questo Dipartimento debba acquisire competenze utili ad affrontare sia sul territorio in situazioni di estremo pericolo, che in centrale operativa con una visione logistica e gestionale organizzativa di mezzi e risorse, sia in elisoccorso, qualsiasi tipo di emergenza: come non citare l’episodio della cascina a Quargnento. Potrei raccontare mille interventi di estremo pericolo che hanno visto impegnato tutto il personale del 118 da Medici, Infermieri e soccorritori ogni giorno.
Pertanto è importante non solo la formazione, ma anche il giusto riconoscimento economico, per chi tutti giorni mette a rischio la propria vita per salvare quella altrui”, conclude Rosania.
“Dal 1997, anno di fondazione della consulta ad oggi, il SIS 118 si è trasformato, diventando la società scientifica che racchiude al suo interno, medici, infermieri autisti e tecnici del soccorso – continua la nota del SIS 118 – svolgendo la sua funzione si studio ed aggiornamento con un’attività intercategoriale, interprofessionale e multidisciplinare e cercando di assicurare in campo nazionale, il massimo della professionalità e delle conoscenze a tutti i suoi soci, al fine di garantire delle cure adeguate, con il fine prioritario di ridurre, in modo scientifico e statisticamente significativo, le morti evitabili e le disabilità gravi di natura traumatica e non”.
“La SIS118 riconosce nell'infermiere del 118 una fondamentale figura di integrazione tra professioni costituenti il sistema dell'emergenza sanitaria territoriale. Essa nel rispetto del perimetro delle altrui competenze ed alla luce del progresso delle professioni infermieristiche, completa il Sistema, garantendo una più adeguata risposta d'équipe, alle esigenze di servizi essenziali al cittadino.
Riteniamo sia indispensabile, nonché urgente, una riforma del sistema 118 italiano che preveda l'obbligo di personale infermieristico con contratto a tempo indeterminato e con una formazione professionale specifica post-laurea, sia per gli infermieri delle Centrali Operative che dei mezzi di soccorso, con il conseguente riconoscimento giuridico ed economico (indennità professionale e di rischio biologico ambientale)”.
“Per questo - conclude la nota - la SIS118 continuerà a lavorare con spirito di interscambio professionale alla pari affinché sia garantito un servizio 118 sempre più moderno e al massimo della professionalità per il bene e la salute di tutte le persone presenti nel territorio nazionale”.