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Terromoto sanità Sicilia: Covid-19 e le morti "spalmate" per evitare zona rossa

Emilio Benincasadi
Emilio Benincasa
Pubblicato il: 01/04/2021 vai ai commenti

CoronavirusPunto di Vista

 

Appena arrivata la notizia che i vertici sanitari della Sicilia avrebbero falsificato i dati sull'epidemia, ho provato un senso di profonda nausea e sdegno. A leggere il virgolettato delle intercettazioni sulle morti "spalmate" ad uso e consumo politico, ho provato sentimenti istintivi di rigetto e ripugnanza.

 

Ci risiamo, che la politica usi la propaganda per perseguire i propri fini non è certo una novità. In effetti, giorno dopo giorno, ora dopo ora, fiumi di menzogne vengono continuamente riversate, ma la bugia e la menzogna offerta al Paese e ai siciliani in questa vicenda è oltremodo disdicevole e riprovevole.

 

Se i fatti saranno confermati, si tratterebbe di una vicenda che rivela un disprezzo assoluto e totale della verità. Un sistematico e costante sovvertimento della realtà fattuale. Fatti bagnati di menzogna. Ruoli di potere che respirano menzogne, sottomessi alle bugie, senza tenere conto in alcun modo delle conseguenze per il popolo siciliano.

 

Si tratterebbe di "alterazioni" organizzate che contengono un componente intenzionale, diretta verso la negazione volontaria della realtà. Ancora una volta la verità dei fatti soccombe alla verità politica.

 

In buona sostanza, i fatti svelerebbero che non è la verità quella assunta tenendo conto della realtà ma al contrario, è questa che si deve aggiustare alle decisioni e alla volontà politica. Pertanto, in questa vicenda i soggetti coinvolti, nell’esercizio delle proprie funzioni, anzichè porre la realtà dei dati come punto di partenza per le decisioni politiche conseguenti hanno preferito la sua negazione.

 

Se cosi dunque fosse, occultare la verità, distorcere il significato degli eventi, presentare come veri dei dati non veri, sarebbe un "fallimento" individuale dell'On. Razza e un "fallimento" istituzionale del Governo regionale. La struttura della fiducia sociale è irrimediabilmente compromessa da questa mancata verità. Questa amara vicenda assume una rilevanza negativa dal momento che in questo scenario di confusione nel quale il cittadino, spesso è costretto ad accettare in maniera acritica le decisioni pubbliche senza poter contrapporsi al potere.

 

La costruzione di una verità "parallela" come strategia di intervento politico è irricevibile. Sono queste le vicende che a ragion veduta giustificano e fanno emergere un sano scetticismo collettivo verso le decisioni di politica sanitaria e più in generale della Politica.