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Assegno unico 2021 figli a carico. Tutto quello che c’è da sapere

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 28/04/2021 vai ai commenti

Leggi e sentenzeProfessione e lavoro

La legge 1 aprile 2021, n46 “Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale. (GU Serie Generale n.82 del 06-04-2021), prevede l’istituzione dell’assegno unico, che il governo immagina di far partire dal prossimo 1° luglio, unificando, e in parte potenziando, i contributi oggi esistenti a sostegno dei nuclei con figli a carico.

 

Cos’è l’assegno unico, a chi spetta

L’assegno unico è anche “universale” in quanto spettante a tutte le famiglie con figli (dal settimo mese di gravidanza a 21 anni), senza distinzione tra lavoratori dipendenti ed autonomi, poiché il contributo economico mensile dipenderà dalla situazione economica del richiedente, così come risultante dall’indicatore Isee.

La misura, probabilmente, ma qui ancora mancano i provvedimenti attuativi, avrà una componente fissa. Al massimo si potrà ottenere 250 euro, assicura il governo. L’assegno sarà, inoltre, compatibile con altre forme di sostegno, come per esempio il reddito di cittadinanza, e verrà riconosciuto sotto forma di credito di imposta o erogazione diretta della somma dovuta.

  • E’ riconosciuto un assegno  mensile  per  ciascun  figlio minorenne  a  caricoIl  beneficio  decorre  dal  settimo  mese  di gravidanza. Per i figli successivi al secondo, l'importo dell'assegno è maggiorato;
  • E’ riconosciuto un assegno mensile, di importo  inferiore  a quello riconosciuto per i minorenni, per ciascun figlio maggiorenne a carico,  fino  al  compimento  del  ventunesimo  anno  di  età  con possibilità di corresponsione dell'importo direttamente  al  figlio, su sua richiesta, al fine  di  favorirne  l'autonomia. 

Quando è riconosciuto l’assegno per figlio maggiorenne

L'assegno  è concesso solo nel caso in cui  il  figlio  maggiorenne  frequenti  un percorso di  formazione  scolastica  o  professionale,  un  corso  di laurea, svolga un tirocinio ovvero un'attività lavorativa  limitata con reddito complessivo inferiore a un determinato  importo  annuale, sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l'impiego o un'agenzia per il lavoro o svolga il servizio  civile universale;

 

Figli disabili

E’ riconosciuto  un assegno  mensile  di  importo  maggiorato rispetto agli importi relativi ai figli a carico minorenni e maggiorenni,  in  misura  non inferiore al 30 per cento e non superiore al 50 per cento per ciascun figlio  con  disabilità   con  maggiorazione  graduata  secondo   le classificazioni  della  condizione  di  disabilità. Allo stesso va riconosciuto l’assegno  senza maggiorazione, anche  dopo  il compimento del ventunesimo anno di età, qualora  il  figlio  con disabilità risulti ancora a carico.

 

Requisiti di accesso all’assegno:

  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro  dell'Unione
  • europea, o suo familiare, titolare del diritto  di  soggiorno  o  del
  • diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione  europea  in  possesso  del  permesso  di soggiorno UE per soggiornanti di lungo  periodo  o  del  permesso  di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale
  • essere soggetto al pagamento  dell'imposta  sul  reddito  in Italia
  • essere residente e domiciliato  con  i  figli  a  carico  in Italia per la durata del beneficio
  • essere stato o essere residente in  Italia  per  almeno  due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un  contratto di lavoro a tempo indeterminato  o  a  tempo  determinato  di  durata almeno biennale

Come fare da domanda

Dal momento in cui sarà operativo, la domanda per l’assegno unico per i figli dovrà essere inoltrata all’Inps e sarà necessario avere un Isee aggiornato in corso di validità. L’assegno unico per i figli 2021 sarà rivolto ad una vasta platea di beneficiari: lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, liberi professionisti, incapienti (ovvero i contribuenti che hanno un reddito tanto basso da non doverlo dichiarare al fisco oppure che, in caso di dichiarazione, non possono ottenere i benefici previsti per le detrazioni d’imposta).

 

Le sei misure che verranno sostituite

Per le misure che verranno sostituite, la legge ne elenca sei, alcune delle quali molto importanti per le famiglie. Verranno eliminati l’assegno ai nuclei con almeno tre figli minori; l’assegno di natalità; il premio alla nascita o all’adozione (l’una tantum di 800 euro); il fondo di sostegno alla natalità. Nel quadro poi di una più ampia riforma del sistema fiscale, le altre due misure gradualmente superate o soppresse sono: le detrazioni Irpef per figli a carico e l’assegno per il nucleo familiare.  L’assegno unico coprirebbe, quindi, quasi tutte le misure esistenti ad oggi.