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L'Infermiere: professione intellettuale? No. Per l'ISTAT l'Infermiere è un tecnico a media qualifica

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 26/11/2021 vai ai commenti

AttualitàPunto di Vista

L'ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) recentemente ha inviato una lettera nominativa alle famiglie che sono rientrate nel campione statistico, a partecipare al Censimento, compilando un questionario on line. Circa 1milione 696 mila le famiglie coinvolte.

Questo censimento, cosi come scrive l'ISTAT, dovrebbe rilevare le principali caratteristiche della popolazione dimorante abitualmente sul territorio e le sue condizioni sociali ed economiche a livello nazionale, regionale e locale.

Tornando sul tema di questo articolo, sempre per l'ISTAT, a proposito di condizioni sociali, nel rispondere al questionario dove viene chiesto in che cosa consiste la propria attività lavorativa, noto con disappunto che la professione Infermieristica viene definita come "attività tecnica a media qualificazione". Ma non soltanto nel questionario l'infermieristica viene definita come attività tecnica.

L'ISTAT la definisce tale anche nella nuova edizione della "Classificazione delle Professioni" dove a pagina 191 e 192 le Professioni Sanitarie Infermieristiche ed Ostetriche rientrano nel gruppo dei "Tecnici della Salute".

Quindi per l'ISTAT non siamo "Professionisti della Salute" ma rilegati al ruolo di tecnici.

Eppure mi sfugge qualcosa. La professione infermieristica non si caratterizza come professione intellettuale ai sensi degli artt. 2229 e ss. del Codice Civile?

Ed ancora. Il campo di attività dell’infermiere, ai sensi dell’art. 1, comma 2, della Legge 42/99, non è determinato dal Profilo professionale, dal Codice Deontologico e dagli Ordinamenti didattici della formazione di base e post base?.

Ricordiamo a chi gestisce l'ISTAT che, oggi l’infermiere svolge “con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e alla salvaguardia della salute individuale e collettiva” cosi come stabilito nella legge 251/2000.

Inoltre per gli Infermieri numerosi sono gli ambiti di attività e le competenze sempre più specifiche, a cominciare dall’emergenza-urgenza, come ad esempio nei pronto soccorso dove da diversi anni gestisce in piena autonomia il triage, attribuendo al paziente un codice di gravità che indica la priorità di accesso.

Gli infermieri hanno un ruolo primario anche nel sistema di emergenza-urgenza territoriale 118. Per ridurre il sovraffollamento al Pronto Soccorso nel 2010 in via sperimentale all’ospedale Careggi di Firenze, è stato introdotto il "See and Treat" gestito da Infermieri appositamente formati e certificati. Nelle zone montane del Piemonte l'Infermiere visita a domicilio gli anziani ultra 65enni, anche in buona salute.

Sul territorio in questi ultimi anni si sta sempre più implementando l’assistenza infermieristica con nuovi modelli organizzativi, dalla presenza dell’infermiere nelle farmacie, all’infermiere di famiglia e di comunità. Oggi l’infermiere è un professionista laureato, che ha sviluppato competenza ed esperienza.

In conclusione, citiamo ancora una volta le parole di Florence Nightingale, nella speranza che l'ISTAT riveda la "propria" Classificazione delle Professioni, riconoscendo la Professione Infermieristica come "attività intellettuale ad elevata qualificazione".

L’assistenza è un arte; e se deve essere realizzata come arte, richiede una devozione totale e una preparazione, come qualunque opera di pittore o scultore, con la differenza che non si ha a che fare con una tela o un gelido marmo, ma con il corpo umano, il tempio dello Spirito di Dio. E’ una delle belle arti, anzi la più bella delle arti(cit.)