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Zanzare & co.: come prevenire le punture e riconoscere le infezioni più comuni

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 11/06/2025

Professione e lavoroStudi e analisi

 

Con l’arrivo della stagione calda aumenta l’esposizione della popolazione a vettori biologici potenzialmente patogeni. Zanzare, pappataci, zecche e altri artropodi rappresentano un rischio sottovalutato in ambito urbano, rurale e sanitario. La prevenzione delle punture e la diagnosi precoce delle infezioni trasmesse da vettori (vector-borne diseases) rappresentano un punto cruciale per la tutela della salute pubblica, soprattutto in pazienti fragili.

Artropodi ematofagi e patologie trasmesse in Italia

Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici, la globalizzazione e l’aumento degli spostamenti hanno favorito la diffusione di specie esotiche e il consolidarsi di ceppi autoctoni infettanti. In Italia, i vettori di maggiore interesse sanitario sono:

  • Zanzara Culex pipiens: vettore principale del West Nile Virus (WNV), endemico in diverse regioni italiane.

  • Zanzara Aedes albopictus (zanzara tigre): può trasmettere virus come Chikungunya, Dengue e, in teoria, Zika.

  • Pappataci (Phlebotomus spp.): coinvolti nella trasmissione della Leishmaniosi viscerale e cutanea.

  • Zecche (Ixodes ricinus e Dermacentor spp.): vettori di Borrelia burgdorferi (Malattia di Lyme), encefalite da zecche (TBE), e rickettsiosi.

Il rischio non è circoscritto solo alle zone boschive o rurali: diverse città italiane, specie nel Nord e Centro Italia, hanno registrato focolai autoctoni di arbovirosi negli ultimi dieci anni.

 

I dati 

West Nile Virus

  • Tra marzo e settembre 2024, l’Italia ha registrato 287 casi umani confermati di WNV, con 10 decessi.

  • L’incidenza si concentra nelle regioni del Nord, in particolare Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia.

  • La trasmissione avviene tra luglio e settembre, con picchi in coincidenza con ondate di caldo e aumento della densità vettoriale.

Dengue

  • Il 2024 ha segnato un picco mai registrato prima in Italia, con oltre 214 casi autoctoni confermati in Marche, Emilia-Romagna, Lombardia, Abruzzo, Toscana e Veneto.

  • A Fano, nelle Marche, si è sviluppato un importante focolaio urbano con 199 casi legati al sierotipo 2 del virus Dengue.

  • Nel 2023 i casi autoctoni erano stati 82: l’incremento nel 2024 è stato del 160%.

Chikungunya

  • Nessun focolaio autoctono in Italia nel 2024, ma permane alta la sorveglianza, soprattutto in estate, vista la diffusione stabile della zanzara tigre su tutto il territorio nazionale.

Leishmaniosi

  • Circa 200 casi annui, con prevalenza nelle regioni meridionali e insulari. La forma viscerale colpisce in particolare pazienti immunocompromessi.

Malattia di Lyme

  • Endemica in aree montane e prealpine. In Europa si stimano oltre 65.000 casi annui, con l’Italia tra i paesi con frequente sottodiagnosi.

  • La stagione estiva favorisce la trasmissione a causa dell’aumento dell’attività all’aperto.

Strategie di prevenzione: dal singolo al sistema

Misure individuali

  • Barriere fisiche: abbigliamento protettivo (maniche lunghe, colori chiari), zanzariere, reti impregnate.

  • Repellenti topici: raccomandati da OMS e CDC quelli a base di:

    • DEET (N,N-dietil-meta-toluamide) ≥20%

    • Picaridina/Icaridina 10–20%

    • IR3535 (etilbutilacetilaminopropionato) per uso pediatrico

  • Comportamenti preventivi: evitare le aree umide, i ristagni d’acqua, e gli orari di massima attività vettoriale (alba e tramonto).

Controllo ambientale

  • Bonifica di aree con acqua stagnante.

  • Trattamenti larvicidi con prodotti a base di Bacillus thuringiensis israelensis.

  • Campagne di disinfestazione integrate (metodo IPM – Integrated Pest Management) coordinate da enti locali.

3. Segni clinici da non sottovalutare

La diagnosi precoce è spesso ostacolata dalla non specificità dei sintomi iniziali. Tuttavia, in presenza di febbre estiva di origine sconosciuta, soprattutto in pazienti che riferiscono punture o esposizione recente, è importante considerare:

Infezione Periodo d'incubazione Segni e sintomi
West Nile Virus 2–14 giorni Febbre, cefalea, astenia, talvolta meningite o encefalite
Dengue 4–10 giorni Febbre alta, mialgie, rash cutaneo, leucopenia
Chikungunya 3–7 giorni Artralgie intense, febbre, eruzioni cutanee
Malattia di Lyme 3–30 giorni Eritema migrante, febbre, dolori articolari, paralisi del facciale
Leishmaniosi settimane–mesi Ulcere cutanee o sintomi sistemici (epatosplenomegalia, pancitopenia)

La raccolta anamnestica deve includere: viaggi recenti, esposizione ambientale, convivenza con animali, uso di repellenti e vaccinazioni (es. TBE).

Ruolo dell’infermiere nella prevenzione e nella sorveglianza

L’infermiere riveste una funzione cruciale in:

  • Educazione sanitaria: fornire informazioni aggiornate ai pazienti, specialmente anziani, immunodepressi, bambini e lavoratori esposti.

  • Monitoraggio territoriale: rilevamento precoce di cluster sintomatologici sospetti, segnalazione ai servizi di igiene pubblica.

  • Gestione delle punture e medicazioni: valutare le lesioni, differenziare reazioni allergiche locali da infezioni secondarie, e favorire un corretto triage.

  • Adesione alle campagne di prevenzione: supporto a interventi informativi nelle scuole, RSA, ambulatori.

La prevenzione delle punture di insetti e la sorveglianza attiva delle infezioni trasmesse da vettori richiedono una visione integrata e multidisciplinare. Gli operatori sanitari, e gli infermieri in particolare, sono in prima linea nella promozione di buone pratiche, nella gestione precoce dei casi sospetti e nel contenimento del rischio biologico durante la stagione estiva.

Fonti e riferimenti scientifici

  • Ministero della Salute – Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (PNA)

  • ECDC – European Centre for Disease Prevention and Control, Arboviral Disease Updates

  • CDC – Centers for Disease Control and Prevention, Mosquito-borne Diseases

  • OMS – World Health Organization, Vector-borne diseases fact sheet

  • ISS – Istituto Superiore di Sanità, Portale delle Arbovirosi (https://www.epicentro.iss.it/arbovirosi/)

  • The Lancet Infectious Diseases, Global emergence of arboviruses: trends, surveillance and control (2022)