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La consegna infermieristica. Consigli utili per scriverla correttamente, senza dimenticare nulla

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 12/02/2022

NursingProfessione e lavoroStudenti infermieri

La consegna infermieristica è un momento delicato per la sua duplice valenza: fondamentale per un corretto passaggio di responsabilità nell’assistenza del paziente, per il realizzarsi del processo di continuità delle cure ed allo stesso tempo origine di incomprensioni che possono dare origine ad errori spesso fatali.

Per la sua valenza, per la sua importanza, al fine dell’erogazione di cure sicure, sta crescendo l’attenzione scientifica sulle consegne infermieristiche e lo vediamo da i diversi studi condotti, che però per lo più indagano solo il come dare le consegne e non approfondiscono aspetti come i processi cognitivi, sociali e culturali del gruppo di lavoro.

Ma davvero tutti sanno scrivere le consegne infermieristiche? Sono tutti in grado di seguire un metodo? Quante volte ci siamo trovati di fronte a consegne incomplete, confusionarie, che omettono passaggi importanti, che ripetono la terapia già presente nel foglio unico, magari anche discordante ed incompleta.

Attualmente il metodo SBAR che è l’acronimo di Situation-Background-Assessment-Recommendation (Situazione, Contesto, Valutazione e Raccomandazioni). è una best practice nel passaggio delle consegne.

Nasce in ambito militare dove forte era la necessità da parte degli ufficiali e del personale militare a bordo dei sottomarini, di comunicare tempestivamente e senza errori interpretativi le informazioni. L’utilizzo di tale metodo in ambito sanitario è riconducibile al medico anestesista statunitense Michael Leonard, il quale, come responsabile della sicurezza dei pazienti, si era interrogato su come migliorare le cure mediche ed in particolare le informazioni trasmesse tra medici. L’OMS ha dato ampio risalto alla metodica, inserendola dal 2009 a pieno titolo tra i Communication Tools per la sicurezza dei pazienti. 
Vediamo quindi in cosa consiste.

Il metodo SBAR permette un passaggio di consegne rapido che permette di fornire informazioni immediate, utili, richiamando l’attenzione di chi ascolta, questo grazie alla sua caratteristica di semplicità e di schematicità.

La scheda segue la metodologia SBAR e attraverso diversi punti è in grado di fare una fotografia del paziente.

 

 

SITUATION: viene indicato il nome del paziente, il numero di letto, le allergie e il motivo principale di ingresso.

BACKGROUND: viene indicata una breve anamnesi (ad esempio patologie pregresse o attuali come diabete, ipertensione, cardiopatie, ecc.) e la sintesi fino ad ora, ovvero ciò che è stato fatto fino ad oggi (es. interventi chirurgici, indagini diagnostiche).

ASSESSMENT: questa è la parte più corposa della scheda. Prende in esame ogni singolo aspetto attuale del paziente, seguendo l'ABCD (airway, breathing, circulation, disability), ma prendendo in esame anche gli altri aspetti come lesioni, drenaggi, alimentazione ed eliminazione.

Sistema neurologico: è la valutazione dello stato neurologico del paziente. Viene indicato se è soporoso, in coma, sedato o delirante

Funzionalità respiratoria: viene innanzitutto indicato se il paziente è portatore di tubo oro o nasotracheale o tracheostomia. Viene poi indicato se è connesso a ventilatore meccanico, la modalità di ventilazione (invasiva o non invasiva). Se il paziente è in respiro spontaneo, si indica il device eventualmente presente

Emodinamica: vanno indicate eventuali alterazioni emodinamiche come ipertensione o ipotensione, tachicardia o bradicardia. PICCO, EW 1000 e Flowtrack sono tre tipologie di monitoraggio emodinamico invasivo che possono essere presenti

Temperatura: si indica se il paziente è iperpiretico o ipotermico

Diuresi: vengono indicate eventuali alterazioni dell'eliminazione urinaria, oppure se il paziente è dializzato (in continuo o fa delle sedute settimanali) o se ha eventuali stomie (urostomia, nefrostomia, ecc.)

Alvo: viene valutato l'alvo. Si indica la data dell'ultima evacuazione o, in caso di stipsi, se si è proceduto a somministrare lassativi o clisteri

Accessi vascolari: si indicano gli accessi vascolari presenti

Alimentazione: viene indicato se il paziente assume nutrizione enterale o parenterale; se è portatore di SNG o PEG e se eventualmente è presente disfagia (indicare se ai liquidi, solidi, ecc.)

Drenaggi: va indicata la sede, la quantità drenata e la tipologia di materiale drenato (ematico, siero - ematico, sieroso, ecc.)

Lesioni cutanee: vengono indicate eventuali lesioni da decubito e dove sono presenti, o altre ferite

Dolore: la valutazione del dolore è un obbligo normativo. È fondamentale valutare la presenza del dolore e indicare eventualmente come è stato trattato

Infezioni: vanno indicate le infezioni eventualmente presenti, con un'attenzione particolare ai microrganismi multiresistenti

Emocomponenti: indicare se sono state richieste emazie, plasma o piastrine, o se sono già state somministrate

Esami colturali: un'altra voce importante è quella che riguarda i colturali in corso. Gli esami colturali, essendo effettivamente disponibili dopo alcuni giorni dall'esecuzione, vengono talvolta "dimenticati". È quindi utile tenerne traccia, indicando cosa è stato eseguito e in che giornata

RECOMMENDATION: è un riassunto di quello che deve essere fatto. Sono compresi gli esami ematici, le varie indagini diagnostiche, la fisioterapia, l'eventuale trasferimento o dimissione.

In quest’ultima casella è stata inserita la voce "problemi con i famigliari". È utile passare in consegna se si sono avute problematiche con i famigliari che possono riguardare, ad esempio:

  • la volontà o meno di far entrare alcune persone in reparto
  • problemi di privacy
  • problemi relazionali
  • contenziosi in corso
  • decisioni sul fine vita