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Italia 2024: Demografia in evoluzione, sfide e opportunità secondo il report ISTAT

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 31/07/2025

Studi e analisi

L’Italia sta vivendo una fase di cambiamento demografico sconvolgenmte, come emerge chiaramente dal report ISTAT sulle previsioni della popolazione residente e delle famiglie aggiornato al 2024. Non si tratta solo di numeri, ma di storie di persone, territori e famiglie che si trasformano e ci invitano a riflettere sul futuro del nostro Paese.

La popolazione continua a diminuire leggermente, con una perdita di circa 37 mila abitanti rispetto all’anno precedente. Questo calo, però, non colpisce tutte le regioni allo stesso modo: mentre al Nord si registra addirittura un piccolo aumento, al Centro e soprattutto al Sud il numero di residenti scende in modo più marcato, con le zone interne delle regioni meridionali che soffrono di più. Un dato molto preoccupante rispetto alla necessità di mantenere l’equilibrio sociale e lo sviluppo in tutte le aree del Paese posto che il sistema paese è caratterizzato da da realtà medio piccole.

Certamente spaventa l'inesorabile calo delle nascite, cominciato da molti anni nnell'indifferenza della politica che tocca quest’anno uno dei livelli più bassi di sempre, con un tasso di fecondità a 1,18 figli per donna. Un dato che fa riflettere sulle dinamiche familiari del giorno d'oggi e sul futuro delle nuove generazioni. Qualcuno potrebbe trovare però conforto nell’aumento dell'aspettativa di vita che si attesta a 83,4 anni, segno di maggiori progressi nella salute, nella qualità della vita ma anche di un conseguente invecchiamento della popolazione.

Le famiglie di un tempo, quando ogni vita rappresentava un valore aggiunto, non esistono più ed oggi si fanno sempre più piccole: da una media di 2,6 componenti di vent'anni fa oggi si arriva a 2,2. Questo cambiamento influenza non solo il modo in cui viviamo insieme, ma anche le esigenze di assistenza e supporto sociale che sommato alla denatalità, impone politiche di supporto alla famiglia concrete. La presenza crescente di cittadini stranieri, che oggi sono quasi il 9% della popolazione totale, arricchisce il panorama demografico e introduce nuove opportunità e sfide per l’inclusione sociale, tanto più alla luce di un flusso migratorio inarrestabile, di cui le cronache riportano solo uno sciapo assaggio e di cui l'opinione pubblica deve prendere coscienza perchè l'ignoranza sia colmata dalla consapevolezza delle opportunità che ne derivano.

Questi cambiamenti demografici si riflettono in modo molto evidente sulle strutture e sui servizi pubblici, in particolare sul Servizio Sanitario Nazionale. L’invecchiamento della popolazione porta con sé un aumento della domanda di cure complesse e di lungo periodo, mettendo a dura prova un sistema che già deve confrontarsi con carenze di personale e disparità regionali. E' necessario che il SSN sia accompagnato in questa evoluzione da una polita di investimenti attenta che si concentri su sprechi, spese inutili e tematiche di sostegno al reddito dei suoi professionisti, rafforzando la medicina territoriale, promuovendo l’assistenza domiciliare e sfruttando le opportunità offerte dalla tecnologia, come la telemedicina, per garantire continuità e qualità delle cure. Ricette note da tempo che attendono di essere effettivamente attuate rendendo la lotta all'evasione fiscale e la rinuncia agli armamenti una priorità.

L'Italia è un paese in trasformazione che ha davti a se sfide importanti da affrontare, con molti difetti ma anche ampli margini di miglioramento, soprattutto se si investe su politiche inclusive, innovazione e attenzione alle persone. Il futuro del Paese dipenderà molto dalla capacità di interpretare e rispondere a queste nuove esigenze.

 

Andrea Tirotto

 

ph. credit notiziescientifiche.it