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Infermieri. Dalla sede di iniezione alla rotazione dei siti. Come somministrare l’insulina

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 09/08/2022

NursingProfessione e lavoro

L'insulina è cruciale nel trattamento del diabete di tipo 1 (T1D). La terapia insulinica deve essere individualizzata, tenendo conto della fisiologia e dello stile di vita. Al fine di garantire un controllo metabolico ottimale e ridurre al minimo i rischi a lungo termine, il fabbisogno giornaliero di insulina viene somministrato con penne per insulina, con almeno quattro iniezioni al giorno o con una pompa per infusione di insulina (Lyles et al., 2007.

Ad essere importanti sono anche la tecnica di somministrazione dell'insulina e la regione corporea da iniettare, i fattori che influenzano la selezione di queste regioni e l'aderenza all'educazione impartita su questi temi. Otto regioni, tra cui l'addome, il braccio esterno, l'anca e l'esterno della coscia, sono raccomandati come siti di somministrazione dell'insulina (Gradel et al., 2018; Turan et al., 2019; Yuan et al., 2016). La maggior parte dei dispositivi per insulina attuali sono progettati per somministrare insulina ai tessuti adiposi sottocutanei.

Problemi come lipoatrofia, lipoipertrofia (LH), allergia e formazione di ascessi sono tra le complicanze dermatologiche della terapia con iniezione di insulina (Danne et al., 2018; Fujikura et al., 2005; Hauner et al., 1996; Vardar, & Kızılcı, 2007).

L'uso ripetuto della stessa regione è associato a complicanze cutanee della terapia insulinica, in particolare LH (Blanco et al., 2013; Gentile et al., 2016; Hajheydari et al., 2011; Hambridge, 2007; Patton et al., 2010).

Una tecnica scadente e l'uso ripetuto di siti di somministrazione dell'insulina possono causare un aspetto dermatologico alterato e un'interruzione della regolazione glicemica, livelli elevati di emoglobina A1c (HbA1c), ipoglicemia inaspettata (a causa del difetto di assorbimento nella lipoipertrofia), difetti di assorbimento dell'insulina e, di conseguenza, un maggiore fabbisogno di insulina, con conseguente aumento dei costi sanitari (Frid et al., 2016; Patton et al., 2010; Richardson & Kerr, 2003). Non ci sono linee guida per la rotazione dei siti di somministrazione dell'insulina nei bambini con T1D. Le complicanze che si verificano a seguito della scelta del sito di iniezione possono essere influenzate da molti fattori e questi vengono esaminati dal team del diabete e registrati sul modulo di esame.

Secondo le linee guida pubblicate dalla Società italiana di diabetologia i siti di iniezione vanno ruotati, tenendo conto del tipo di insulina da iniettare.

Di seguito alcune informazioni utili.

CONSERVAZIONE DELL'INSULINA

L'insulina (o la penna pre- riempita) in uso: non va conservata in frigorifero ma a temperatura ambiente e può essere usata in sicurezza per circa 1 mese dal primo utilizzo. Inoltre deve essere protetta da temperature estreme, da eccessivi sbalzi di temperatura e da luce solare.

L'insulina non in uso: va conservata in frigorifero (2\8 °C), mai nel congelatore ed va estratta almeno 30 minuti prima dell'iniezione e portata a temperatura ambiente tenendola nel palmo della mano per qualche minuto.

SEDI DI INIEZIONE

L’iniezione di insulina deve essere sottocutanea. Per garantire un assorbimento corretto di insulina, le iniezioni devono essere eseguite nel tessuto sottocutaneo e non nel muscolo o nel derma.

Le sedi più appropriate per una corretta iniezione di insulina sono 4:

  1. Addome: assorbimento veloce (sede indicata per l'iniezione di insulina rapida, rapidissima e premiscelate;
  2. Braccia: assorbimento medio/veloce (sede indicate per l'iniezione di insuline intermedie e a durata protratta)
  3. Cosce: medio (sede indicate per l'iniezione di insuline intermedie e a durata protratta)
  4. Glutei: lento (sede indicate per l'iniezione di insuline intermedie e a durata protratta).

ROTAZIONE DEI SITI DI INIEZIONE

Praticare iniezioni ripetutamente nello stesso punto all’interno del sito può far sorgere problemi: gonfiori, depressioni cutanee o arrossamenti, ematomi fino alla formazione delle gravi lipodistrofie. Pertanto, è importante controllare sempre i siti di iniezione prima di somministrare l'insulina

È consigliabile:

  • Ruotare i siti (addome, gambe, glutei, braccia)
  • Ruotare i lati (destra e sinistra)
  • Ruotare all’interno dei siti (spostandosi di circa 1 cm dal punto della precedente iniezione per evitare ripetuti traumi del tessuto)

Uno schema che ha dato prova di efficacia prevede la divisione dei siti di iniezione in quadranti (o a metà quando si usano le cosce o e i glutei) iniettando in un quadrante alla settimana e spostandosi poi in senso orario.

Le tecniche di iniezione sono diverse in base alla lunghezza dell'ago:

 

-fino a 5 mm l'ago va posizionato a 90 gradi rispetto alla sede di iniezione

-oltre i 5 mm l'ago va posizionato a 45 gradi rispetto alla sede di iniezione o "utilizzando la tecnica del pizzicotto" facendo attenzione a sollevare solo la pelle e il tessuto sottocutanee, non includendo il muscolo e usando solo il pollice e l'indice/dito medio

 

 

COME INIETTARE L'INSULINA

 

Iniettare l'insulina con la penna

 

Qui di seguito sono riportate le istruzioni comuni a tutte le penne da insulina.

  • Avvicinare l’ago alla penna e avvitarlo alla cartuccia
  • Selezionare 2 unità. Tenere la penna con l’ago verso l’alto e premere il pulsante completamente fino a quando appare una goccia di insulina. Se non appare, selezionare nuovamente 2 unità. Solo dopo essersi accertati che l’ago è pieno, selezionare la dose da iniettare.
  • Selezionare la dose da iniettare
  • Inserire l’ago nella pelle seguendo la tecnica di iniezione raccomandata
  • Quando l’ago è inserito, premere completamente il pulsante
  • Importante: attendere 10 secondi prima di estrarre l’ago
  • Estrarre delicatamente l’ago
  • Ricordare di smaltire correttamente il materiale