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Infermieri. Dal 2023, una tantum come anticipo del prossimo contratto. L'aumento in busta paga

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 28/11/2022 vai ai commenti

AttualitàGoverno

C’è una novità nella Legge di Bilancio per il prossimo rinnovo del contratto (2022-2024): un miliardo per il comparto pubblico da destinare, in attesa del rinnovo del contratto, una una tantum per i dipendenti statali nel 2023. L’indennità è pari all’1,5% dello stipendio per le 13 mensilità. A prevederlo l’articolo 62 della bozza del testo della manovra.

Nell’ultima versione della manovra, il testo parla di un “emolumento accessorio una tantum” per oltre 3 milioni di lavoratori dello Stato e degli enti territoriali. Il testo spiega che per l’anno 2023, gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale, sono aumentati di 1 miliardo da destinare all’erogazione, nel solo anno 2023, di un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità.

Si tratterebbe di una novità rispetto alle tornate contrattuali degli anni passati, infatti il primo stanziamento per il contratto verrebbe immediatamente pagato ai dipendenti pubblici. Si tratta naturalmente di una cifra irrisoria, poco più di 15-20 euro al mese per 13 mesi.