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Ricerca del benessere nella dieta dei frutti..... è veramente così?

Gemma Maria Riboldidi
Gemma Maria Riboldi
Pubblicato il: 03/08/2023

Professione e lavoroStudi e analisi

Ha destato non poco clamore la notizia della morte dell’influencer trentanovenne che mangiava solo frutta, semi e succhi. Ma la sua dieta era veramente vegana? Si può veramente associare il fruttarismo e veganismo?

Il fruttarismo, o fruttarianesimo, è una dieta basata sul consumo esclusivo o prevalente di frutta. La pratica essenziale del fruttarismo, da cui derivano tutte le altre interpretazioni, prevede il consumo della frutta propriamente detta, degli ortaggi a frutto e dei semi classificati tra la frutta secca.

Equivocata talora come una forma estrema di veganismo, in realtà il fruttarismo è una forma di "archeodieta", basata sull'assunto che un'alimentazione a base di frutti sia la più adatta all'apparato digestivo umano rimasto rimanente immutato da quello dei primi ominidi e funzionale solo ad un'alimentazione frugivora. Il fruttarismo si pone in contrasto con la teoria dell'ominazione, basata sulla pratica della caccia e del consumo della carne in un'alimentazione onnivora, e asserisce che in natura nessuna scimmia antropomorfa è una specie a dieta solo frugivora e neanche a dieta solo vegetale.

Le motivazioni che possono portare alla scelta di approcciarsi a questa dieta sono varie.

Alcuni riportano motivazioni religiose quali il ritorno a uno stato simile all'Eden o al paradiso riportando un approccio olistico alla salute e alla dieta, o seguendo il precetto dell'ahimsa, pratica comune nel giainismo, nell'induismo e nel buddhismo, che riporta all'assenza di desiderio di uccidere, ferire o danneggiare qualsiasi essere vivente, inclusi gli animali e le piante. Altri credono che il fruttarismo sia più etico in quanto rispetta la vita e l'integrità delle piante in quanto non prevede il consumo di animali.

Tuttavia, ci sono alcune contraddizioni etiche, salutistiche ed ecologiche associate al fruttarismo. Nel contesto dello stile di vita moderno, i semi dei frutti consumati dai fruttariani spesso finiscono nei rifiuti, poiché vengono eliminati durante la preparazione del cibo. Ciò può interrompere il ciclo naturale di dispersione dei semi attraverso l'alimentazione umana, che è un meccanismo importante per la propagazione delle piante.

Inoltre alcuni frutti coltivati in regioni tropicali vengono trasportati verso latitudini più elevate per soddisfare la domanda globale. Questo trasporto richiede l'uso di mezzi di trasporto, come le navi container, che possono produrre una quantità significativa di CO2, contribuendo all'effetto serra e al riscaldamento globale.

È importante chiarire che i fruttariani seguono una dieta basata non solo sulla frutta, ma anche su frutti, inclusi i falsi frutti. I frutti sono considerati qualsiasi organo di una pianta che contenga almeno un seme, cioè un embrione vegetale pronto a germogliare. Nel fruttarismo rientrano nella categoria dei frutti anche quelli privi di semi, come ad esempio le banane o certi tipi di agrumi.

In botanica, il frutto è l'organo della pianta che ha lo scopo di proteggere il seme e favorirne la dispersione. Tuttavia, nel linguaggio comune, il termine "frutta" viene usato principalmente con un significato culinario, riferendosi principalmente ai frutti dolci.

Il fruttarismo rivaluta alcuni cibi dimenticati, come le scorze dei baccelli e il mallo delle mandorle immature, che possono essere utilizzati a scopo alimentare. Le noci immature vengono invece impiegate nella produzione del liquore di noci. Alcuni alimenti inclusi nel fruttarismo sono oli di polpa di frutti (come oliva e avocado), farine di polpa di frutti (come zucca, platano, carruba, jackfruit e pomodoro), salse, concentrati e pelati di pomodoro, oltre a spezie come la paprica dolce e il fruttosio derivato dalla frutta.

A causa del notevole contenuto d'acqua presente nella frutta fresca, l'assunzione di acqua potabile o acqua minerale è considerata non essenziale nel fruttarismo, sebbene sia permessa.

Essendo un'alimentazione solo vegetale, il fruttarismo, così come il veganismo, non fornisce la vitamina B12 e altri nutrienti essenziali presenti nei prodotti di origine animale.

Poiché il fruttarismo si basa principalmente sul consumo di frutta e non include carne o prodotti animali, potrebbe essere difficile ottenere tutte le sostanze nutritive necessarie per mantenere una buona salute a lungo termine.

Nello specifico la carenza di vitamina B12 può portare a gravi problemi di salute, tra cui danni neurologici irreversibili. Pertanto, chi segue queste diete, dovrebbe considerare l'uso di integratori di vitamina B12 per garantire un adeguato apporto nutrizionale. Nei bambini, in particolare, è sconsigliata l'adozione di diete fruttariane, poiché possono compromettere la crescita e lo sviluppo a causa di carenze di vari nutrienti.

È importante notare che il fruttarismo è una scelta dietetica molto restrittiva pertanto è consigliabile consultare un professionista della salute o un nutrizionista per evitare carenze nutrizionali o problemi di salute.