Mobbing, l'Italia tra gli ultimi posti nella difesa dei lavoratori
Nel mondo frenetico dell'assistenza sanitaria, il benessere dei nostri professionisti è fondamentale per garantire la migliore cura ai pazienti. Purtroppo, il mobbing, o bullismo sul luogo di lavoro, è un problema che colpisce in modo significativo il personale sanitario.
Da oggi nasce una nuova rubrica con l'obiettivo di affrontare apertamente questa sfida critica, offrendo risorse, informazioni e supporto a coloro che potrebbero essere coinvolti.
In "Affrontare il Mobbing Sanitario,"esploreremo ogni aspetto di questo problema, dal riconoscimento dei segnali precoci all'adozione di misure preventive e alle procedure di denuncia. Inoltre, condivideremo storie di successo e consigli pratici per aiutare i professionisti sanitari a superare le sfide legate al mobbing.
Da quando è stato introdotto il concetto di Mobbing nella discussione pubblica, l'Italia ha visto ben undici disegni di legge nazionali tentare di affrontare il problema, ma nessuno è riuscito a trasformarsi in legge, a differenza di una sola proposta regionale che è stata bocciata dalla Corte Costituzionale. Questo vuoto legislativo ha collocato l'Italia tra gli ultimi Paesi in Europa per la tutela dei diritti dei lavoratori, dando luogo a un proliferare di cause in tribunale che, di fatto, stanno plasmando la giurisprudenza in assenza di una normativa chiara.
Mentre l'Italia lotta con l'assenza di una legge specifica sul mobbing, i Paesi Scandinavi hanno assunto il ruolo di pionieri nel riconoscimento normativo della problematica. La Svezia è stata la prima nazione europea a dotarsi di una legge nazionale contro il mobbing nel 1993, attraverso l'Ente Nazionale per la Salute e la Sicurezza Svedese. Questa normativa, in vigore da dieci anni, mira a contrastare qualsiasi forma di persecuzione psicologica nei luoghi di lavoro.
Anche la Norvegia ha affrontato il problema a livello legislativo, introducendo specifiche disposizioni nella legge sulla tutela dell'ambiente di lavoro già nel 1994. In Francia, nel 2000 è stata promulgata una legge dedicata al mobbing, con sanzioni penali per coloro che violano i diritti e la dignità dei lavoratori. La Francia è il secondo Paese comunitario ad adottare uno strumento legislativo contro il mobbing, dopo la Svezia, con l'introduzione di un reato specifico nel codice penale.
Anche in Spagna, il tema è stato affrontato al Congresso dei Deputati con due proposte di legge presentate nel 2001, mentre in Catalogna è stata approvata una "Proposición no de ley" che propone modifiche alla legge sulla prevenzione dei rischi lavorativi per includere la prevenzione dell'acoso moral tra gli obblighi del datore di lavoro.
In Germania, nonostante l'assenza di una legge specifica, la Volkswagen ha siglato un accordo nel 1996 per prevenire molestie sessuali, mobbing e discriminazioni. Nel 1988, è stato firmato un accordo sul mobbing nell'area del pubblico impiego.
Mentre i Paesi europei si dotano di leggi mirate, l'Italia rimane in una sorta di limbo legislativo, con la mancanza di una normativa nazionale che lascia i lavoratori vulnerabili e il sistema giuridico a interpretare casi sempre più numerosi di mobbing. La mancanza di una legge specifica sul mobbing in Italia presenta diversi svantaggi e contro:
- Protezione Inadeguata dei Lavoratori: Senza una legge chiara sul mobbing, i lavoratori si trovano ad affrontare una protezione giuridica insufficiente. Questo li espone a rischi di abusi e persecuzioni psicologiche sul luogo di lavoro, senza avere a disposizione gli strumenti necessari per difendersi.
- Difficoltà nell'Accertare Responsabilità: L'assenza di norme specifiche rende difficile stabilire chiaramente le responsabilità in caso di mobbing. I dipendenti possono trovarsi in una situazione in cui è complicato dimostrare e affrontare legalmente il comportamento molesto, creando un vuoto nella tutela dei loro diritti.
- Proliferazione di Cause in Tribunale: La mancanza di una legge sul mobbing spinge i lavoratori a ricorrere ai tribunali per cercare giustizia. Questo non solo sovraccarica il sistema giudiziario, ma crea anche un'incertezza giuridica, in quanto i giudici devono decidere casi di mobbing senza una guida normativa specifica.
- Assenza di Deterrente: La mancanza di una legge sul mobbing può indebolire l'effetto deterrente nei confronti di coloro che potrebbero perpetrare tali comportamenti. L'assenza di sanzioni chiare e proporzionate potrebbe non dissuadere adeguatamente i potenziali molestatori sul luogo di lavoro.
- Ritardo nell'Adozione di Misure Preventive: Senza una legislazione specifica, le aziende potrebbero essere meno motivate ad adottare misure preventive e politiche aziendali volte a contrastare il mobbing. La mancanza di un quadro normativo potrebbe portare a una scarsa consapevolezza e attenzione da parte delle imprese su questo tema critico.
- Arretratezza Internazionale: L'assenza di una legge specifica colloca l'Italia in una posizione di arretratezza rispetto ad altri paesi europei che hanno già adottato misure legislative per contrastare il mobbing. Questo può avere implicazioni negative sull'immagine internazionale del paese in termini di rispetto dei diritti dei lavoratori.
Articoli precedenti:
Il mobbing nel contesto infermieristico. Cause e conseguenze