L’ibernazione di corpo e cervello arriva in Europa. Ecco dove e quanto costa
Non bisogna più attraversare l’oceano a raggiungere la fredda Russia, per ibernarsi alla morte, c’è un posto in Europa dove adesso è possibile ricorrere alla crioconservazione; siamo a Rafz, nel cantone svizzero di Zurigo, dove l’azienda Tomorrow Biostasis congela il corpo di chi spera di svegliarsi tra secoli in un mondo nuovo.
Fondata nel 2019 dal medico tedesco Emil Kendziorra.Tomorrow Biostasis è un’azienda dedicata alla crioconservazione umana. Al momento nel centro sono 4 i corpi che sono stati conservati in azoto liquido a meno196 gradi di temperatura.
Come funziona la criogenesi
Per criogenesi, o crionica, si intende la pratica di preservare la vita mettendo in pausa il processo di morte utilizzando temperature sotto lo zero con l’intento di ripristinare una buona salute con la tecnologia medica in futuro.
L’ibernazione è un processo che riduce al minimo le funzioni vitali dell’organismo e viene attuata nel tempo che intercorre tra la cessazione del battito cardiaco e prima della morte cerebrale in modo da garantire le condizioni delle strutture nervose.
In questo lasso di tempo i tecnici si adoperano per riattivare meccanicamente la circolazione sanguigna al cervello e la ventilazione polmonare con appositi macchinari e, nei minuti successivi, vengono somministrate particolari sostanze che serviranno a ridurre nel tempo danni quali ischemie e ulcere gastriche.
Il corpo viene poi immerso in vasche di acqua gelida per essere trasportato nella sede effettiva di criogenesi, in quanto va ricordato che tutto questo avviene in sala rianimazione.
Una volta giunto a destinazione, vengono praticati due fori nel cranio per potervi introdurre delle sonde con cui poter monitorare la risposta del cervello a vari stimoli o cambiamenti e, successivamente, si prosegue con l’iniezione per via endovena di una sostanza crioprotettiva , (glutaraldeide).
Essa funge sia da “antigelo” favorendo un processo di vetrificazione dei liquidi per impedire la formazione di cristalli di ghiaccio che, a causa della presenza di acqua nelle cellule del corpo, danneggerebbero le membrane cellulari e sia scongiura il pericolo di disidratazione.
Infine, il corpo viene posto in contenitori pieni di azoto liquido dove, prima viene sottoposto ad una temperatura di -125°C per poi, lentamente, giungere alla temperatura definitiva di -196°C.
Quanto costa in Svizzera
Per la conservazione dell’intero corpo si parla di circa 200mila euro, mentre per il solo cervello il costo si aggira intorno ai 60mila euro. Lista d’attesa è attualmente molto lunga, con circa 5mila persone speranzose di poter accedere alla pratica così come i 377 corpi attualmente ibernati nel mondo, di cui 15 italiani.
Nel mondo
In tutto il mondo sono tre le aziende, due americane e una russa, che offrono il servizio di crioconservazione del corpo dopo la morte. I costi variano dai 100mila dollari in Usa ai 40mila in Russia e non esiste una legge che vieti l’ibernazione.
L’ibernazione ed il principio dell’ipotermia terapeutica
L' ipotermia terapeutica indotta si intende un abbassamento della temperatura corporea centrale a scopo terapeutico a 32/33° rispetto ai valori normali di 36/37. È una tecnica correlata in tutte quelle patologie in cui si vuole prevenire il danno cerebrale.
Il principale meccanismo dell’ipotermia è il rallentamento del metabolismo cerebrale, ridotto del 6-7% per ogni grado di raffreddamento raggiunto, con diminuzione di consumo di ossigeno e glucosio. Riducendo l’attività della cellula si agevola l’attivazione dei processi di riparazione.
Si può ricorrere all’ipotermia terapeutica in caso di:
- Trauma cranico
- Asfissia perinatale
- Post arresto cardiaco
con un target termico che può essere:
- Lieve- temperatura tra i 32 e i 35°c
- Moderato – temperatura tra i 28 ed i 32°c
- Severa- temperatura inferiore ai 28°c.