Iscriviti alla newsletter

Due casi di meningite da meningococco in Toscana

Isabella La Pumadi
Isabella La Puma
Pubblicato il: 08/08/2024 vai ai commenti

AttualitàProfessione e lavoro

Nuovo caso di meningite da meningococco notificato in Toscana nel giro di meno di una settimana: la paziente è una 27enne che vive a Prato e attualmente ricoverata in un ospedale della Asl Toscana Centro. In corso la tipizzazione per identificare il ceppo coinvolto.

Il 26 luglio scorso era stato notificato un caso di meningite da meningococco B in un uomo di 28 anni che vive e lavora nel comune di Firenze, ricoverato sempre in un ospedale della Asl Toscana Centro "in condizioni critiche" aveva spiegato l'Azienda sanitaria dando la notizia.
    “Riguardo alla 27enne, spiega
l’ Asl, i sanitari hanno subito riconosciuto il quadro clinico e hanno provveduto a segnalare tempestivamente il caso alla unità funzionale di igiene pubblica e della nutrizione di Prato che si è attivata immediatamente mettendo in atto tutti gli interventi preventivi necessari, proponendo la profilassi farmacologica ai contatti stretti emersi dall'inchiesta epidemiologica in accordo con le indicazioni della circolare del ministero della Salute sulla 'prevenzione e controllo delle malattie batteriche invasive prevenibili con vaccinazione' del 9 maggio 2017".

Il meningococco (Neisseria meningitidis) può essere presente nelle vie aeree superiori di molte persone (fino al 30% della popolazione) senza provocare fastidi ma, in alcuni casi, riesce ad arrivare fino alle meningi o a diffondersi in tutto l’organismo provocando infezioni gravissime (meningiti o sepsi) o più raramente polmonite, artrite, otite ed epiglottite.

La trasmissione avviene attraverso goccioline emesse da naso e bocca di persone infette o portatrici. La fascia di età più colpita è quella al di sotto dei 5 anni, seguono gli adolescenti ed i giovani adulti fino ai 25 anni di età.

La meningite si manifesta con febbre elevata improvvisa, forte mal di testa, rigidità nucale, convulsioni, nausea, vomito, fotofobia e alterazioni della coscienza.

Se la diagnosi è tempestiva le possibilità di cura sono molto migliorate rispetto al passato grazie alla terapia antibiotica. Inoltre, anche per chi ha avuto contatti stretti con un ammalato, l’assunzione in tempi brevi di antibiotici mirati può prevenire e interrompere la trasmissione dell’infezione.

Nonostante i progressi, ancora oggi la malattia provocata dal meningococco può avere talvolta conseguenze anche molto serie o portare addirittura alla morte (10-15% dei casi).

In caso di sopravvivenza si possono avere delle complicanze come amputazioni di arti o segmenti di arti, malattie del sistema nervoso (paralisi, convulsioni o ictus), sordità, disturbi della sfera psico-affettiva e ritardo mentale.

Si conoscono diversi ceppi di meningococco ma solo cinque (A, B, C, W-135, Y) sono capaci di provocare malattie invasive ed epidemie. Di questi, due (B e C) sono responsabili della maggior parte dei casi in Italia, Europa e Americhe, sebbene anche i casi da attribuire ai tipi Y e W135 siano in aumento.

La scheda vaccinale attualmente in vigore prevede la vaccinazione anti-meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età, mentre è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente per gli adolescenti. Il vaccino tetravalente coniugato anti-meningococco A,C, W, Y è consigliato anche per gli adolescenti che non sono stati vaccinati da piccoli e dovrebbe comunque essere somministrato a chi si reca in Paesi ove sono presenti i sierogruppi di meningococco contenuti nel vaccino.

Al di fuori delle due fasce di età citate, il vaccino è fortemente raccomandato in persone a rischio o perché affette da alcune patologie (talassemia, diabete, malattie epatiche croniche gravi, immunodeficienze congenite o acquisite, asplenia, etc.) ed è consigliato anche in presenza di particolari condizioni (lattanti che frequentano gli asili nido, ragazzi che vivono in collegi, dormono in dormitori, reclute militari, e, come sopra accennato, per chiunque debba recarsi in regioni del mondo dove la malattia meningococcica è comune, come ad esempio alcune zone dell'Africa).

Il vaccino contro il meningococco B è attualmente offerto gratuitamente ai bambini nel corso del primo anno di vita solo in alcune regioni e dovrebbe esserlo presto anche a livello nazionale.

 

Crediti

Ansa salute.it

Ministerodella salute.it