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Salute e sostenibilità. Cosè la mobilità sostenibile?

Vincenzo Rauccidi
Vincenzo Raucci
Pubblicato il: 29/08/2024 vai ai commenti

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La salute, il benessere e la sostenibilità sono strettamente interconnessi: secondo l’Obiettivo di sviluppo sostenibile n. 3 delle Nazioni Unite “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età” è fondamentale proteggere il nostro pianeta per garantire la prosperità globale, promuovendo una vita sana e uno sviluppo socio-economico basato sull’utilizzo sostenibile delle risorse ambientali.

Con questa rubrica vogliamo approfondire il connubio “salute e sostenibilità” e comprendere il ruolo degli infermieri nel promuoverne i principi.

La serie di articoli sarà così composta:

1) Ambiente

2) Alimentazione

3) Inquinamento

4) Mobilità

5) Consumi

6) Tutela dei lavoratori

 

  1. Mobilità

Il tema della mobilità sostenibile rappresenta uno degli argomenti più dibattuti nell’ambito delle politiche ambientali locali, nazionali e internazionali volte a ridurre l’impatto ambientale derivante dalla mobilità delle persone e delle merci. In Italia una forte criticità deriva dal trasporto stradale che contribuisce alle emissioni totali di gas serra nella misura del 23% (di cui il 60% circa attribuibile alle autovetture), alle emissioni di ossidi di azoto per circa il 50% e alle emissioni di particolato per circa il 13% (Fonte: ISPRA, 2017).

Spostarsi in bicicletta o in monopattino (e, se possibile, a piedi), preferire l’auto ibrida o elettrica a quella a benzina, utilizzare il trasporto pubblico, ricorrere alla condivisione di veicoli (bici, scooter, autovetture) ma anche poter usare in modo integrato vari mezzi per il percorso quotidiano in un percorso fluido, conveniente e senza ostacoli di sorta: sono alcuni dei comportamenti che caratterizzano la mobilità sostenibile nelle città, un concetto di cui si è cominciato a parlare negli anni Novanta e che è sempre più d’attualità.

Anche perché i centri urbani sono sempre più congestionati e inquinati.

I motivi per cui risulta chiara l’importanza di sviluppare una mobilità più sostenibile sono davvero molti, ma eccone i 5 principali:

  • Riduzione dell’inquinamento atmosferico

L’impatto del settore dei trasporti sull’ambiente è attualmente molto elevato, in quanto in Europa sono causa del consumo di circa un terzo del consumo totale di energia e di un quinto delle emissioni di gas serra, a cui si aggiungono altre tipologie di emissioni responsabili dell’inquinamento atmosferico urbano. Sono stati posti obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, che vorrebbero vedere una diminuzione del 60% delle emissioni dei trasporti entro il 2050. Un traguardo che, per essere raggiunto, richiede un cambiamento radicale dei trasporti, incentivando le nuove tecnologie e l’utilizzo dei sistemi più efficienti. In Italia sono stati per esempio avviati progetti di mobilità ferroviaria per verificare la possibilità di sviluppare treni alimentati a idrogeno e le relative infrastrutture tecnologiche.

  • Riduzione dell’inquinamento acustico

Le infrastrutture per i trasporti sono responsabili di livelli di rumore eccessivi e strade, ferrovie ed aeroporti sono sicuramente tra le fonti principali di disturbo. Per quanto se ne parli meno, l’inquinamento acustico ha diverse conseguenze sulla salute e sul benessere delle persone: un’eccessiva esposizione al rumore può provocare nelle persone disturbi sul sonno, aumento della pressione e malattie cardiovascolari. La normativa chiarisce i limiti di esposizione al rumore a seconda del luogo, le metodologie con cui fare tutte le misure necessarie e le tecniche per bonificare i siti inquinati.

  • Dire addio al traffico congestionato

Oltre a contribuire alle emissioni che causano l’inquinamento atmosferico, la congestione stradale limita la libertà negli spostamenti: i tempi di spostamento si dilatano, le città sono piene di auto e il tutto a discapito di pedoni e biciclette. Mobilità sostenibile significa anche incentivare i mezzi di trasporto pubblico, favorendo l’abbandono del mezzo privato.

  • Combattere il consumo di suolo e il degrado del territorio

Le infrastrutture per i trasporti tradizionali, spesso non in armonia con il paesaggio e il territorio, sono da anni la causa di un elevato consumo di suolo, tant’è che secondo l’Ispra pesano circa il 50% del consumo totale di suolo in Italia. In questo conteggio non vanno inserite solo strade e ferrovie, ma anche parcheggi, piazzali e luoghi accessori. Negli anni, purtroppo, la crescita del sistema dei trasporti e la pianificazione territoriale sono cresciute indipendentemente l’una dall’altra portando a forti situazioni di degrado del paesaggio e incompatibilità con il territorio circostante.

  • Costi ed efficienza dei trasporti

La mobilità sostenibile ed intelligente non fa bene solo all’ambiente, ma è conveniente anche per le persone. Trasporti innovativi, integrati nel territorio e efficienti permettono ai cittadini di risparmiare tempo, ma anche di ridurre i costi, sia individuali che collettivi.

Ruolo dell’infermiere

Appare chiaro il duplice ruolo che l’infermiere può esercitare in funzione di una mobilità più sostenibile: come utente, privilegiando, laddove possibile, il trasporto pubblico, la bicicletta o il “car sharing” per recarsi al lavoro e come operatore, educando i propri pazienti verso uno stile di vita più sano (muoversi di più a piedi o in bici) sostenendo politiche di “bene comune” e non, come purtroppo accade, sempre più spesso, di “bene individuale”. Se è vero che l’infermiere si occupa, oltre che di cura e riabilitazione anche di prevenzione, quale argomento migliore per promuovere la salute tra le persone?