Salute e sostenibilità . Cosè la mobilità sostenibile?
La salute, il benessere e la sostenibilità sono strettamente interconnessi: secondo l’Obiettivo di sviluppo sostenibile n. 3 delle Nazioni Unite “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età” è fondamentale proteggere il nostro pianeta per garantire la prosperità globale, promuovendo una vita sana e uno sviluppo socio-economico basato sull’utilizzo sostenibile delle risorse ambientali.
Con questa rubrica vogliamo approfondire il connubio “salute e sostenibilità” e comprendere il ruolo degli infermieri nel promuoverne i principi.
La serie di articoli sarà così composta:
4) Mobilità
5) Consumi
6) Tutela dei lavoratori
- Mobilità
Il tema della mobilità sostenibile rappresenta uno degli argomenti più dibattuti nell’ambito delle politiche ambientali locali, nazionali e internazionali volte a ridurre l’impatto ambientale derivante dalla mobilità delle persone e delle merci. In Italia una forte criticità deriva dal trasporto stradale che contribuisce alle emissioni totali di gas serra nella misura del 23% (di cui il 60% circa attribuibile alle autovetture), alle emissioni di ossidi di azoto per circa il 50% e alle emissioni di particolato per circa il 13% (Fonte: ISPRA, 2017).
Spostarsi in bicicletta o in monopattino (e, se possibile, a piedi), preferire l’auto ibrida o elettrica a quella a benzina, utilizzare il trasporto pubblico, ricorrere alla condivisione di veicoli (bici, scooter, autovetture) ma anche poter usare in modo integrato vari mezzi per il percorso quotidiano in un percorso fluido, conveniente e senza ostacoli di sorta: sono alcuni dei comportamenti che caratterizzano la mobilità sostenibile nelle città, un concetto di cui si è cominciato a parlare negli anni Novanta e che è sempre più d’attualità.
Anche perché i centri urbani sono sempre più congestionati e inquinati.
I motivi per cui risulta chiara l’importanza di sviluppare una mobilità più sostenibile sono davvero molti, ma eccone i 5 principali:
- Riduzione dell’inquinamento atmosferico
L’impatto del settore dei trasporti sull’ambiente è attualmente molto elevato, in quanto in Europa sono causa del consumo di circa un terzo del consumo totale di energia e di un quinto delle emissioni di gas serra, a cui si aggiungono altre tipologie di emissioni responsabili dell’inquinamento atmosferico urbano. Sono stati posti obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, che vorrebbero vedere una diminuzione del 60% delle emissioni dei trasporti entro il 2050. Un traguardo che, per essere raggiunto, richiede un cambiamento radicale dei trasporti, incentivando le nuove tecnologie e l’utilizzo dei sistemi più efficienti. In Italia sono stati per esempio avviati progetti di mobilità ferroviaria per verificare la possibilità di sviluppare treni alimentati a idrogeno e le relative infrastrutture tecnologiche.
- Riduzione dell’inquinamento acustico
Le infrastrutture per i trasporti sono responsabili di livelli di rumore eccessivi e strade, ferrovie ed aeroporti sono sicuramente tra le fonti principali di disturbo. Per quanto se ne parli meno, l’inquinamento acustico ha diverse conseguenze sulla salute e sul benessere delle persone: un’eccessiva esposizione al rumore può provocare nelle persone disturbi sul sonno, aumento della pressione e malattie cardiovascolari. La normativa chiarisce i limiti di esposizione al rumore a seconda del luogo, le metodologie con cui fare tutte le misure necessarie e le tecniche per bonificare i siti inquinati.
- Dire addio al traffico congestionato
Oltre a contribuire alle emissioni che causano l’inquinamento atmosferico, la congestione stradale limita la libertà negli spostamenti: i tempi di spostamento si dilatano, le città sono piene di auto e il tutto a discapito di pedoni e biciclette. Mobilità sostenibile significa anche incentivare i mezzi di trasporto pubblico, favorendo l’abbandono del mezzo privato.
- Combattere il consumo di suolo e il degrado del territorio
Le infrastrutture per i trasporti tradizionali, spesso non in armonia con il paesaggio e il territorio, sono da anni la causa di un elevato consumo di suolo, tant’è che secondo l’Ispra pesano circa il 50% del consumo totale di suolo in Italia. In questo conteggio non vanno inserite solo strade e ferrovie, ma anche parcheggi, piazzali e luoghi accessori. Negli anni, purtroppo, la crescita del sistema dei trasporti e la pianificazione territoriale sono cresciute indipendentemente l’una dall’altra portando a forti situazioni di degrado del paesaggio e incompatibilità con il territorio circostante.
- Costi ed efficienza dei trasporti
La mobilità sostenibile ed intelligente non fa bene solo all’ambiente, ma è conveniente anche per le persone. Trasporti innovativi, integrati nel territorio e efficienti permettono ai cittadini di risparmiare tempo, ma anche di ridurre i costi, sia individuali che collettivi.
Ruolo dell’infermiere
Appare chiaro il duplice ruolo che l’infermiere può esercitare in funzione di una mobilità più sostenibile: come utente, privilegiando, laddove possibile, il trasporto pubblico, la bicicletta o il “car sharing” per recarsi al lavoro e come operatore, educando i propri pazienti verso uno stile di vita più sano (muoversi di più a piedi o in bici) sostenendo politiche di “bene comune” e non, come purtroppo accade, sempre più spesso, di “bene individuale”. Se è vero che l’infermiere si occupa, oltre che di cura e riabilitazione anche di prevenzione, quale argomento migliore per promuovere la salute tra le persone?