Manovra, bonus nuove nascite. A quanto ammonta e come richiederlo
Incentivi alla natalità in Italia: dal 2025 arriva un bonus una tantum per ogni nuovo nato o adottato. Una misura che mira a sostenere economicamente le famiglie e rispondere alla crisi demografica.
Roma, 4 novembre 2024 – Per contrastare il calo delle nascite e offrire un sostegno concreto alle famiglie, il governo italiano ha introdotto, con la Manovra 2025, un nuovo bonus per i neonati o bambini adottati a partire dal 1° gennaio 2025. L’iniziativa prevede l’erogazione di una somma di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato, con l’obiettivo di coprire parte delle spese che le famiglie affrontano nei primi mesi di vita del bambino. Il contributo è previsto come una misura una tantum, senza implicazioni fiscali per i beneficiari.
I dettagli del bonus nascite
Il bonus è destinato a tutti i cittadini italiani, ma è esteso anche ai cittadini dell’Unione Europea residenti in Italia e a coloro che provengono da Paesi extra-UE, purché in possesso di permessi di soggiorno a lungo termine o autorizzati a risiedere per lavoro o ricerca per un periodo superiore a sei mesi. Sono inclusi anche i familiari con diritto di soggiorno permanente, a patto che siano stabilmente residenti in Italia.
Per accedere al bonus, la famiglia deve presentare un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) che non superi i 40.000 euro annui, valore che consente di indirizzare il beneficio verso nuclei con esigenze economiche più stringenti. È inoltre specificato che, nella determinazione dell’ISEE, non saranno inclusi gli importi dell'assegno unico e universale, un'altra misura di sostegno alla natalità attiva in Italia.
L’erogazione del bonus avverrà tramite l’INPS, che gestirà le domande e i relativi pagamenti, con un impegno a sfruttare le risorse umane e finanziarie già disponibili senza nuovi stanziamenti.
Monitoraggio della spesa e sostenibilità della misura
L’INPS avrà il compito di monitorare l’impatto della misura, inviando mensilmente relazioni dettagliate al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Se durante l’attuazione si registrassero aumenti di spesa inattesi, sarà possibile intervenire con un decreto che adeguerà l’importo erogato o i requisiti di accesso, compreso il limite ISEE.
Secondo le stime governative, l’onere complessivo per il bonus sarà di 330 milioni di euro nel 2025, con una previsione di spesa in crescita a 360 milioni di euro annui a partire dal 2026.
Un incentivo alla natalità per frenare il calo demografico
La misura si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per il futuro demografico del Paese. Con tassi di natalità tra i più bassi d’Europa e una popolazione che invecchia progressivamente, il governo italiano sta cercando di sostenere le famiglie e incoraggiare una ripresa delle nascite.
Oltre all’impatto economico, questa iniziativa è vista anche come un simbolo di attenzione alle esigenze delle nuove generazioni e dei genitori che decidono di accogliere un figlio. Se combinata con altre misure a supporto delle famiglie, come congedi parentali più flessibili e il rafforzamento dei servizi per l’infanzia, il bonus potrebbe rappresentare un ulteriore tassello nella costruzione di una rete di sostegno per le giovani famiglie.
Come richiedere il Bonus
Il bonus sarà erogato automaticamente nel mese successivo alla nascita o all’adozione, previa presentazione della domanda all’INPS. Per agevolare le famiglie e limitare la burocrazia, il processo di richiesta è pensato per essere rapido e intuitivo, con la possibilità di presentare la documentazione direttamente online.
Questa nuova misura di welfare familiare, che entrerà in vigore a partire dall’inizio del prossimo anno, si propone non solo di alleviare il carico economico per i genitori, ma anche di contribuire alla ripresa della natalità in Italia. Resta ora da vedere quale sarà l’effettiva risposta delle famiglie a questa iniziativa e se i dati demografici futuri mostreranno segnali di miglioramento.