Iscriviti alla newsletter

Manovra 2025: stop a decontribuzione totale madri, introdotto limite di reddito e nuovi requisiti

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 10/01/2025

AttualitàGoverno

A partire dal 2025, il sistema previdenziale italiano introdurrà una serie di importanti agevolazioni per le lavoratrici madri, mirate a favorire la conciliazione tra vita lavorativa e familiare. Queste misure, contenute nella Legge di Bilancio 2025, pongono l’accento su un parziale e non più totale esonero contributivo, destinato a specifiche categorie di lavoratrici, con l’obiettivo di incentivare la partecipazione al lavoro delle madri e supportare le famiglie numerose.

Chi può beneficiare dell’esonero contributivo?

Le categorie di lavoratrici interessate sono:

  1. Lavoratrici dipendenti, ad esclusione di coloro impiegate nei rapporti di lavoro domestico.
  2. Lavoratrici autonome, a condizione che percepiscano redditi derivanti da:
    • Lavoro autonomo;
    • Imprese in contabilità ordinaria o semplificata;
    • Partecipazioni societarie, purché non abbiano optato per il regime forfetario.

Un ulteriore requisito è che le beneficiarie siano madri di almeno due figli. Questo beneficio verrà concesso fino al mese in cui il figlio più piccolo compirà dieci anni.

A partire dal 2027, per le madri di tre o più figli, l’esonero si estenderà fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.

Limitazioni e condizioni economiche

L’accesso all’esonero contributivo è subordinato a diverse condizioni economiche:

  • La retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non deve superare 40.000 euro annui.
  • L’agevolazione non sarà disponibile per le lavoratrici già beneficiarie di altre disposizioni previste dall’articolo 1, comma 180, della Legge 30 dicembre 2023, n.213, durante gli anni 2025 e 2026, ovvero: il comma 180  della  legge di bilancio 213 2023   prevedeva due diverse misure
  1. dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 
    •  l' esonero del cento per cento della quota dei contributi previdenziali IVS a carico  delle  lavoratrici  purche:
    • madri di 3 o piu figli, 
    • con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, anche part time,sia del settore privato che del pubblico impiego, 
    • ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico 
    • fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, 
    • nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.
  2. SOLO per il 2024  lo stesso sgravio  anche per :
    •  le lavoratrici madri di due figli  (sempre con contratto a  tempo indeterminato,  ed esclusi i rapporti di  lavoro domestico)
    • fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

La misura è finanziata con un limite di spesa pari a 300 milioni di euro annui.