I numeri del cancro in Italia 2024. Il nuovo rapporto AIOM
Il rapporto I Numeri del Cancro in Italia 2024 dipinge un quadro complesso ma ricco di opportunità nella lotta contro i tumori. L’edizione, redatta da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) in collaborazione con AIRTUM (Associazione Italiana dei Registri Tumori), Ministero della Salute e altri enti, analizza le tendenze epidemiologiche, l’efficacia delle strategie di prevenzione e la qualità delle cure oncologiche nel nostro Paese.
L’incidenza dei tumori: un dato stabile
Nel 2024 si stima che in Italia verranno diagnosticati circa 390.000 nuovi casi di tumori maligni (esclusi i tumori cutanei non melanomatosi). Gli uomini rappresenteranno circa 214.000 casi, mentre le donne 175.000. Le neoplasie più frequenti rimangono il tumore della prostata (40.190 casi) e il tumore della mammella (53.060 casi), che insieme rappresentano una quota significativa delle diagnosi complessive. Nonostante la stabilità dei numeri rispetto al 2023, il dato sottolinea la persistente diffusione di fattori di rischio comportamentali e ambientali.
Un traguardo nella riduzione della mortalità
Tra il 2006 e il 2021, la mortalità oncologica nei giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 49 anni ha subito un calo significativo: -21,4% tra le donne e -28% tra gli uomini. Questo risultato è attribuibile a miglioramenti nelle terapie, negli screening e nelle diagnosi precoci. Tuttavia, rimangono sfide importanti: i tumori del colon-retto e dell’ovaio, ad esempio, continuano a mostrare tassi di mortalità stabili, evidenziando la necessità di ulteriori interventi mirati.
La prevalenza: oltre 3,7 milioni di sopravvissuti
Nel 2024, si stima che 3,7 milioni di italiani vivano dopo una diagnosi di tumore, rappresentando il 6,2% della popolazione. Questo dato riflette un aumento costante del numero di sopravvissuti (+1,5% annuo), con una prevalenza maggiore tra le donne (56%). I tumori più frequenti nei sopravvissuti sono quelli della mammella (925.406 casi) e della prostata (484.882 casi). La metà dei pazienti diagnosticati oggi può considerarsi guarita, con aspettative di vita comparabili a quelle della popolazione generale.
Screening oncologici: divari geografici e sociali
Gli screening oncologici rimangono una delle armi più efficaci per la diagnosi precoce, ma il rapporto evidenzia una partecipazione disomogenea. Nel 2023, la copertura degli inviti per lo screening mammografico ha raggiunto il 94%, con picchi del 101% al Nord e del 100% al Centro, ma un preoccupante 79% nel Sud e nelle Isole. La situazione è simile per lo screening del colon-retto e cervicale, dove la partecipazione è ancora influenzata da fattori socioeconomici e culturali.
Fattori di rischio comportamentali
Nonostante i progressi, i fattori di rischio come fumo, sedentarietà e obesità continuano a rappresentare una sfida significativa. Tra il 2022 e il 2023, il 24% degli adulti italiani ha dichiarato di essere fumatore, con un’incidenza maggiore tra i giovani e nelle regioni meridionali. La sedentarietà è in aumento, con il 28% della popolazione definita “completamente sedentaria”. Solo il 7% degli italiani segue le raccomandazioni dietetiche di consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno.
Innovazioni e futuro
Il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, finanziato con 50 milioni di euro, delinea una strategia chiara per migliorare la gestione dei tumori in Italia. Tra le iniziative principali vi è l’espansione dello screening per il tumore al polmone e l’adozione di terapie innovative come le CAR-T. Il rapporto sottolinea anche l’importanza di affrontare le disuguaglianze regionali, migliorare l’accesso ai servizi di prevenzione e sensibilizzare la popolazione sui rischi legati a stili di vita poco salutari.
Pur evidenziando progressi tangibili nella riduzione della mortalità e nell’aumento della sopravvivenza, I Numeri del Cancro in Italia 2024 richiama l’attenzione sull’urgenza di investire ulteriormente in prevenzione e sensibilizzazione. In un Paese dove circa 390.000 persone all’anno ricevono una diagnosi di tumore, la lotta contro il cancro deve rimanere una priorità assoluta per garantire un futuro più sano ed equo per tutti.