Prescrizione infermieristica, Gemmato: Accordo vicino tra FNOPI e FNOMCeO
RIMINI – La prescrizione infermieristica, da anni oggetto di discussione, è finalmente a un passo dalla realtà. Lo ha annunciato Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, nel corso del Congresso FNOPI 2025 in corso a Rimini, di fronte a oltre 5mila infermieri provenienti da tutta Italia.
Durante un’intervista, Gemmato ha confermato che è in corso un confronto tra FNOPI (Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche) e FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) per giungere a un accordo che consenta agli infermieri di prescrivere presidi e ausili sanitari in modo autonomo. “Lavoriamo perché si superi l’attuale impasse normativa, valorizzando il ruolo degli infermieri in un sistema sanitario che ha urgente bisogno di efficienza e rapidità d’azione”, ha dichiarato il sottosegretario.
Una riforma attesa e ormai non più rinviabile
In molti Paesi europei, dalla Germania al Regno Unito, gli infermieri possono già prescrivere presidi e in alcuni casi anche farmaci. In Italia, invece, il tema è rimasto a lungo bloccato. A rilanciarlo con forza è stata la presidente Barbara Mangiacavalli, che dal palco del Congresso FNOPI ha ribadito: “Dobbiamo rendere operativa la prescrizione infermieristica, legata all’avvio delle lauree magistrali specialistiche, già annunciate dal Ministro Schillaci. Questo cambiamento è necessario per rispondere ai bisogni di salute di milioni di cittadini”.
Le prime applicazioni della riforma riguarderanno dispositivi medici e ausili per la gestione delle cronicità e delle disabilità: cateteri, medicazioni, pannoloni, presidi per la mobilità. “La possibilità di prescrivere presidi permetterebbe agli infermieri di operare in modo più autonomo, riducendo i tempi di attesa per i pazienti e alleggerendo il carico sui medici di medicina generale”, ha spiegato Mangiacavalli.
Emergenza demografica e cronicità: servono risposte concrete
I dati parlano chiaro: in Italia 24 milioni di persone convivono con patologie croniche e 4 milioni con disabilità. Entro il 2040 gli over 50 supereranno gli under 50, e nel 2050 oltre il 35% della popolazione avrà più di 65 anni. “Un mix micidiale per la tenuta del sistema sanitario”, ha avvertito Mangiacavalli, sottolineando l’urgenza di valorizzare al massimo le competenze infermieristiche.
Il Governo, dal canto suo, si è detto pronto a supportare la riforma. “Non abbiamo mai sottovalutato la questione infermieristica – ha ribadito Gemmato – e ora vogliamo concretizzare atti normativi strutturali per rafforzare il ruolo degli infermieri nel sistema salute”.
Verso un nuovo assetto della sanità territoriale
L’accordo tra FNOPI e FNOMCeO, se raggiunto, rappresenterà un passo storico, che potrebbe cambiare profondamente l’organizzazione della sanità territoriale e dare una risposta concreta ai bisogni emergenti della popolazione. “Serve uno scatto in avanti, e la prescrizione infermieristica è il primo anello di una catena di riforme che dobbiamo mettere in campo subito”, ha concluso Mangiacavalli.