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Cuneo fiscale: facciamo chiarezza. Nessuna beffa per gli infermieri, ecco cosa succede davvero

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 27/05/2025

Leggi e sentenzeProfessione e lavoro

 

Nessun favoritismo, nessuna ingiustizia. Il nuovo pagamento degli arretrati legati al taglio del cuneo fiscale, previsto per il mese di giugno, non è un regalo a pochi eletti, ma un semplice allineamento tecnico per chi, finora, non ha ancora ricevuto il beneficio in busta paga.

La misura, come spiegato nel dettaglio dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, riguarda esclusivamente i lavoratori delle amministrazioni pubbliche centrali che percepiscono lo stipendio tramite il sistema NoiPA. In sostanza, si tratta di un gruppo che non ha beneficiato finora del taglio del cuneo fiscale mensilmente, a differenza di altri dipendenti pubblici – tra cui gli infermieri – che lo ricevono già da tempo, regolarmente, tramite i consueti sistemi stipendiali (regionali o aziendali).

Quindi no, nessun infermiere è stato escluso. La misura non distingue tra categorie di lavoratori, ma tra sistemi di pagamento. Il “bonus” di giugno altro non è che un conguaglio per chi ha accumulato mesi senza il beneficio in busta.

In definitiva, parlare di “figli di un Dio minore”, come qualche "sindacalista", ha dichiarato è fuorviante. Gli infermieri non sono stati dimenticati: sono già dentro al sistema, in modo diverso, ma non meno vantaggioso. Più che di esclusione, si tratta di differenze tecniche nei tempi e nei metodi di erogazione.