Ecografia infermieristica: a Pinerolo ripartono i corsi base e avanzato targati WINFOCUS
E’ ripartita a Pinerolo il 17 marzo con il corso Ecografia Base per Infermieri, l’attività di Winfocus Italia che ha accreditato i corsi proposti dalla scuola di Ecografia Clinica in Emergenza Urgenza dell’ASL TO 3, attiva dal 2000; corsi che si rivolgono a “tutti gli infermieri interessati ad arricchire la propria professionalità e migliorare le capacità di gestione di alcune procedure invasive” si legge nella locandina che propone ulteriori date del corso base il 26 marzo, il 29 settembre ed 1 dicembre.
Il corso prevede lezioni in fisica e tecnologia degli ultrasuoni, supporto ecografico per il posizionamento del catetere vescicale e sondino naso gastrico e supporto ecografico al posizionamento di accessi vascolari cui seguono esercitazioni su modello sano e pratica su fantoccio. Le lezioni sono tenute da istruttori infermieri altamente formati e qualificati che rendono l'approccio alla lezione molto familiare ed empatico; ingredienti sempre molto apprezzati dalla platea che riconosce nei colleghi la giusta proiezione delle proprie aspettative.
Il 19 giugno e il 12 novembre è previsto inoltre il corso in Ecografia Avanzata per Infermieri con lezioni in anatomia del torace e dell'addome e tecnica del supporto ecografico per il monitoraggio VCI e valutazione polmonare, approccio ecografico al paziente traumatizzato – E-FAST, controllo ecografico sul corretto posizionamento del tubo endotracheale ed esercitazioni quali individuazione e valutazioni toraco-addominali su modelli sani, integrazione per riconoscimento quadri patologici a video.
Entrambi i corsi sono a numero chiuso ad un costo di iscrizione di 200 euro che ricordiamo, in base al regolamento sulla formazione individuale obbligatorio in ogni azienda, può essere oggetto di rimborso e diventare un’occasione straordinaria di formazione in competenze avanzate che possono essere praticate durante l’attività quotidiana di reparto ed anzi, trovare in questa collocazione la loro massima possibilità di esercizio.
“E’ questo il caso dell’ecografia infermieristica, una pratica che si sta rapidamente consolidando e che sta trovando sempre maggiori elementi di validità clinica.
La letteratura scientifica ha ampiamente consolidato l’uso dell’ultrasonografia quale riscontro strumentale di primo, facile accesso a basso costo, alta ripetitività, economicità e sicurezza per il paziente, essendo sostanzialmente priva di controindicazioni e in qualche caso, detentrice di indici di accuratezza anche maggiore di altri esami più costosi e dannosi. Inoltre, la sua pratica può essere di agevole diffusione contribuendo ad abbattere costi e aumentando il benessere del paziente”. Così ci eravamo già pronunciati nell’articolo del 14 novembre scorso.
E da questo punto di vista, la World Interactive Network Focused On Critical UltraSound (WINFOCUS) è una garanzia trattandosi di “una rete scientifica leader mondiale impegnata nello sviluppo della pratica, della ricerca, della formazione, della tecnologia e del networking dell'ecografia nel punto di cura, rispondendo alle esigenze di pazienti, istituzioni, servizi e comunità che vivono in scenari critici extraospedalieri e ospedalieri”. Tra i suoi obbiettivi infatti si elenca:
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identificare scenari critici in cui l'ecografia, se implementata e integrata nel punto di cura, rappresenta un valore aggiunto fondamentale per migliorare la gestione, le prestazioni e i risultati.
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Identificare le applicazioni degli ultrasuoni “point-of-care” in scenari extraospedalieri e ospedalieri, coerenti con la prevenzione, il triage, la diagnosi, il monitoraggio e il trattamento del paziente critico.
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Identificare le competenze tecniche, cliniche, organizzative e sociali necessarie per un'efficace incorporazione e diffusione dell'ecografia "point-of-care" in scenari critici, la metodologia, la tecnologia e la strumentazione necessarie per la sua implementazione e la fattibilità, sostenibilità e accuratezza delle tecnologie identificate.
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Valutare e confrontare le esperienze di diversi ricercatori attraverso azioni di networking.
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Sviluppare progetti di ricerca e conferenze; promuovere programmi di formazione di qualità garantita, inserendoli, ove opportuno, nei programmi scolastici e universitari.
Le garanzie per una formazione di qualità, altamente professionalizzante e capace di rendere distintiva la qualità delle cure offerte da chi acquisisce queste competenze ci sono tutte e noi che siamo tifosi dell’emancipazione dell’infermiere e di uno sviluppo in chiave specialistica del suo ruolo di responsabile dell’assistenza, non possiamo che parlare di questi eventi e promuoverne la partecipazione
Andrea Tirotto