Iscriviti alla newsletter

NurSind Ragusa, vittoria in Appello: condannata l’Asp per condotta antisindacale

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 15/04/2025

NurSind dal territorioSicilia

 

Ragusa – Il NurSind di Ragusa porta a casa un risultato rilevante nella lunga vertenza contro l’Azienda Sanitaria Provinciale. La Corte d’Appello di Catania – Sezione lavoro – ha condannato l’Asp per comportamento antisindacale, accogliendo le tesi del sindacato in merito allo sciopero nazionale del 23 febbraio 2018.

La decisione dei giudici etnei ribalta la precedente sentenza del Tribunale di Ragusa e mette fine a un contenzioso durato oltre sei anni. Al centro della vicenda, la mancata comunicazione da parte dell’Asp dell’elenco dei dipendenti esonerati dallo sciopero, cioè quelli obbligati a garantire i servizi sanitari essenziali. Una grave omissione, secondo il NurSind, che ha compromesso il pieno esercizio del diritto di sciopero.

«Abbiamo ottenuto una sentenza storica – ha dichiarato Giuseppe Savasta, segretario territoriale NurSind Ragusa – che riconosce in modo chiaro la correttezza delle nostre azioni e il comportamento lesivo dell’Asp nei confronti del sindacato e dei lavoratori».

Difeso dall’avvocato Domenico De Angelis, il NurSind ha dimostrato che l’Asp era perfettamente a conoscenza dello sciopero nei tempi previsti dalla normativa. I giudici d’Appello non solo hanno accolto il ricorso, ma hanno anche diffidato l’azienda dal reiterare in futuro comportamenti simili.

Savasta non nasconde la soddisfazione: «La Corte ha confermato che l’Asp era nelle condizioni di adempiere agli obblighi di legge. La loro linea difensiva si è rivelata infondata. È una vittoria che va oltre il caso specifico: afferma il principio che i diritti sindacali non sono negoziabili, nemmeno da un’azienda pubblica».

L’Asp aveva sostenuto di aver appreso dello sciopero solo il 19 febbraio 2018 tramite una comunicazione della Prefettura. Ma la versione non ha convinto i giudici. Il NurSind, fin dal principio, aveva contestato che l’Asp avesse ignorato volutamente l’obbligo di trasmettere i nominativi del personale da escludere dallo sciopero, creando un danno all’intera categoria.

«Non si tratta solo di una questione procedurale – ha aggiunto Savasta – ma di rispetto. Rispetto per i lavoratori, per le regole e per la funzione del sindacato. Ora, con questa sentenza, si fa chiarezza una volta per tutte».

Per il NurSind di Ragusa, la sentenza rappresenta un punto fermo nella tutela dei diritti del comparto sanitario e un segnale forte per il futuro delle relazioni sindacali nell’ambito pubblico.