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ECM, cambia tutto: più tempo per mettersi in regola e bonus per chi è in regola. Ecco come

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 14/07/2025

FormazioneProfessione e lavoro

 

La nuova delibera della Commissione Nazionale per la Formazione Continua spalanca la porta a sanatorie, proroghe e crediti compensativi. Un'opportunità per i professionisti sanitari, ma anche un campanello d'allarme sullo stato del sistema.

Roma, 3 luglio 2025 – Con la Delibera n. 1/2025, la Commissione Nazionale per la Formazione Continua (CNFC) ha ridefinito in modo sostanziale il sistema ECM, introducendo proroghe eccezionali, crediti compensativi e meccanismi premiali. Un pacchetto di misure che punta a sanare inadempienze pregresse e incentivare la regolarità formativa. Ecco cosa cambia.

Proroga per il triennio 2020-2022: c’è tempo fino al 2025

La notizia più rilevante è la proroga al 31 dicembre 2025 per completare l’obbligo formativo relativo al triennio 2020-2022. Una misura che interessa migliaia di infermieri e altri operatori sanitari, alle prese con le conseguenze formative della pandemia e delle difficoltà operative degli anni recenti.

Inoltre, sarà possibile spostare i crediti tra i vari trienni fino al 30 giugno 2026, permettendo una maggiore flessibilità nella gestione del proprio portafoglio formativo.

Crediti compensativi: come sanare il passato

La CNFC introduce il concetto chiave di "crediti compensativi": si tratta di crediti formativi in eccedenza rispetto all’obbligo individuale, che possono essere utilizzati per colmare i debiti dei trienni 2014-2016, 2017-2019 e 2020-2022.

Chi non ha raggiunto i crediti minimi in quei trienni potrà “coprire il buco” con crediti eccedenti maturati fino al 31 dicembre 2028. Il sistema di calcolo sarà gestito da Cogeaps, che procederà alla compensazione partendo dal triennio più recente verso quello più vecchio.

Esempio pratico: un professionista con -40 crediti nel triennio 2017-2019 ma +50 nel 2023-2025, può sanare tutto con un saldo positivo di 10 crediti. Se invece il saldo è ancora negativo, dovrà recuperare la differenza con ulteriori crediti compensativi.

Premi per i virtuosi: fino a 40 crediti bonus

Per chi è già in regola con gli obblighi ECM nei trienni 2014-2016, 2017-2019 e 2020-2022, la delibera prevede un premio: 20 crediti aggiuntivi nel triennio 2023-2025 e altri 20 nel 2026-2028.

Il bonus viene ridotto per chi ha cominciato l’obbligo formativo in trienni più recenti:

  • 15 crediti a triennio per chi è partito nel 2017-2019.

  • 10 crediti a triennio per chi è partito nel 2020-2022.

Questi bonus si aggiungono a quelli già previsti dalla normativa vigente.

Un sistema più flessibile, ma resta l’allarme adesione

La delibera rappresenta un tentativo chiaro di recuperare una platea ampia di operatori sanitari che risultano ancora non certificabili. Secondo stime non ufficiali, una percentuale significativa di professionisti – tra cui molti infermieri – non ha completato gli obblighi ECM nei trienni precedenti.

L’allentamento delle scadenze e l’introduzione dei crediti compensativi vanno nella direzione di un sistema meno punitivo e più inclusivo, ma sollevano interrogativi: quanto è sostenibile una formazione continua “diluita” nel tempo? E quali strumenti reali hanno i professionisti per partecipare a una formazione di qualità?