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Furti e auto danneggiate all’Ospedale Maggiore di Bologna: il NurSind lancia l’allarme

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 03/05/2025

Emilia RomagnaNurSind dal territorio

Auto vandalizzate e furti nelle vetture del personale sanitario in servizio: il NurSind denuncia l’ennesimo episodio avvenuto all’Ospedale Maggiore di Bologna e chiede interventi urgenti, tra cui maggiore vigilanza, coperture assicurative e l’accesso ai parcheggi riservati.

Bologna – 2 maggio 2025
Ancora furti, ancora finestrini in frantumi nel parcheggio dell’Ospedale Maggiore di Bologna. Questa volta è accaduto il primo maggio, proprio mentre molti cittadini festeggiavano la Giornata del Lavoro. Ma non i sanitari in turno, che, come ogni giorno, erano regolarmente al loro posto per garantire assistenza e cura ai pazienti. E proprio loro sono finiti ancora una volta nel mirino dei ladri.

A denunciare l’episodio è il sindacato delle professioni infermieristiche NurSind, che torna a chiedere a gran voce misure concrete e immediate da parte dell’Azienda sanitaria. “Servono più controlli e una vigilanza attiva, soprattutto nelle ore notturne”, afferma Antonella Rodigliano, segretaria territoriale NurSind Bologna. “Ma è il momento di pensare anche a una copertura assicurativa per i dipendenti. Ritrovarsi l’auto danneggiata dopo ore di lavoro non fa che aggravare il senso di insicurezza e frustrazione che molti di loro già vivono ogni giorno in corsia”.

Il sindacato punta il dito anche sulla gestione degli spazi interni all’area ospedaliera. In particolare, è il parcheggio della nuova Centrale Unica di Risposta (Cur112) ad alimentare polemiche. “Quel parcheggio resta vuoto o riservato ai tecnici e agli ingegneri, ma non viene concesso agli operatori del 112 e 118 che lavorano dentro la centrale – spiegano alcuni infermieri colpiti dai furti –. Siamo costretti a lasciare le auto altrove e a nostre spese ripariamo danni che ormai sono all’ordine del giorno”.

“È tempo di dire basta – prosegue Rodigliano –. Le nostre proposte ci sono: basterebbe iniziare dall’apertura di quel parcheggio anche al personale sanitario. Sarebbe un segnale concreto di attenzione e rispetto verso chi ogni giorno garantisce un servizio essenziale alla collettività”.