Cariati, elisoccorso rallentato: cantiere e pista lontana mettono a rischio i soccorsi
Il NurSind Cosenza lancia l’allarme: troppi minuti persi per raggiungere l’elisuperficie, si rischia la vita
CARIATI (CS) – Aumentano i tempi di percorrenza e diminuiscono le chance di salvezza per i pazienti in emergenza. È questo, in sintesi, l’allarme lanciato dalla segreteria territoriale del NurSind di Cosenza, attraverso il segretario territoriale Roberto Mazzuca e il dirigente sindacale nonché RSU Nicodemo Capalbo, sulla gestione dell’elisoccorso a Cariati.
Dopo anni di atterraggi al porto, oggi l’elisoccorso utilizza una pista provvisoria situata nei pressi del Ponte del Varco, a circa cinque chilometri tra andata e ritorno dall’ospedale Vittorio Cosentino. Una distanza che, di fatto, rallenta le ambulanze in una fase cruciale dell’intervento di soccorso.
A complicare ulteriormente la situazione è il cantiere aperto sulla SS 108 ter, che blocca il collegamento diretto con il centro storico, e il traffico estivo lungo la già congestionata Statale 106 Ionica. Il percorso alternativo, spiegano i sindacalisti, è lungo, tortuoso e rischioso, soprattutto durante l’estate, quando la popolazione cresce sensibilmente per il flusso turistico.
“Si rischiano ritardi letali in caso di patologie tempo-dipendenti – denunciano Mazzuca e Capalbo – quando ogni minuto può fare la differenza tra la vita e la morte.”
Il NurSind torna a chiedere con forza due interventi immediati:
-
Il completamento urgente dei lavori sulla SS 108 ter, così da ripristinare un collegamento più rapido.
-
La realizzazione di una vera elisuperficie abilitata anche al volo notturno, all’interno del perimetro dell’Ospedale Vittorio Cosentino, come già avviene in altre strutture della Calabria.
“Serve una soluzione definitiva – incalzano i rappresentanti del sindacato – non possiamo più permettere che i soccorsi dipendano da piste improvvisate e da viabilità inadatta. Ne va della sicurezza di pazienti e operatori sanitari.”
L’attuale tragitto, evidenziano, costringe le ambulanze a percorrere la pericolosa Statale 106 fino alla Provinciale a nord della cittadina, poi proseguire verso il centro storico e infine raggiungere il campo sportivo del Varco, dove oggi avviene l’atterraggio dell’elicottero.
Un percorso che, nella migliore delle ipotesi, costa preziosi minuti; nella peggiore, potrebbe costare vite umane. Per questo il NurSind chiede un intervento immediato delle istituzioni competenti, con l’adozione di ogni misura utile a garantire tempi certi e sicuri nei soccorsi di emergenza.