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CVC, PICC e Midline: differenze, indicazioni cliniche e quando scegliere ciascun presidio

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 17/09/2025

FormazioneProfessione e lavoro

 17 settembre 2025

La scelta del dispositivo vascolare giusto non è un dettaglio tecnico, ma un atto clinico strategico. Tra CVC (Catetere Venoso Centrale), PICC (Peripherally Inserted Central Catheter) e Midline, l'infermiere esperto – spesso in collaborazione con il team multidisciplinare – è chiamato a scegliere in base a indicazioni, durata della terapia, tipo di farmaco e condizioni vascolari del paziente.

Ma cosa cambia davvero tra questi dispositivi? E perché è fondamentale conoscerli a fondo? Lo abbiamo chiesto a specialisti vascolari e consultato la letteratura scientifica più aggiornata.

 

CVC: il gold standard dell'accesso venoso centrale

Il CVC è un catetere inserito in una vena centrale (solitamente succlavia, giugulare interna o femorale), con la punta posizionata nella vena cava superiore o inferiore. È indicato per pazienti critici, terapie endovenose aggressive, infusioni ad alto flusso, nutrizione parenterale, emodialisi o monitoraggio emodinamico invasivo.

Indicazioni principali:

  • Terapie endovenose > 7 giorni con farmaci iperosmolari o irritanti

  • Necessità di accesso multiplo o ad alto flusso

  • Monitoraggio emodinamico (es. PVC, SvO2)

  • Accesso in emergenza (in ambito intensivo o peri-operatorio)

Controindicazioni:

  • Coagulopatie non corrette (rischio emorragico elevato)

  • Infezione locale nel sito di inserzione

  • Anatomia vascolare alterata o trombosi pregressa

Secondo le linee guida INS 2021 (Infusion Nurses Society), il CVC va riservato a situazioni in cui altri accessi centrali periferici non sono idonei, per contenere i rischi di complicanze.

 

PICC: il catetere centrale da vena periferica

Il PICC è un catetere inserito in una vena periferica (di solito basilica o brachiale), ma con la punta che raggiunge comunque la vena cava superiore. Rappresenta una soluzione versatile, indicata per terapie a lungo termine (anche oltre le 4 settimane), che necessitano di accesso centrale ma con minore invasività rispetto al CVC tradizionale.

Indicazioni principali:

  • Terapie endovenose > 6 giorni (es. antibiotici, chemioterapia, nutrizione parenterale)

  • Pazienti dimissibili con terapia infusionale domiciliare

  • Necessità di accesso centrale ma con ridotta invasività

Controindicazioni:

  • Alterazioni importanti della vena basilica o brachiale

  • Trombosi venosa profonda o pregressa tromboflebite dell'arto superiore

  • Ridotta compliance del paziente (rischio dislocazione)

  • Terapie con infusione continua ad alto flusso (per cui potrebbe essere preferibile un CVC tradizionale)

Studi recenti (Alexandrou et al., 2022) confermano che il PICC è associato a tassi di infezione inferiori rispetto ai CVC, soprattutto nei setting di lungodegenza e oncologia.

 

Midline: il fratello "di mezzo" tra periferico e centrale

Il Midline è un catetere che viene inserito in una vena periferica, come il PICC, ma con una lunghezza minore: la punta non raggiunge le vene centrali, ma si ferma tra vena brachiale e vena ascellare.

Indicazioni principali:

  • Terapie endovenose previste tra 6 e 14 giorni

  • Pazienti con accessi venosi difficili ma che non necessitano di accesso centrale

  • Somministrazione di fluidi, farmaci non irritanti o non iperosmolari

Controindicazioni:

  • Terapie con chemioterapici, soluzioni iperosmolari o vasoattive

  • Pazienti con infezioni sistemiche severe (preferire un accesso centrale)

  • Condizioni vascolari che impediscono l'inserimento sicuro (es. edema, fistole, pregressa trombosi)

Il documento "Michigan Appropriateness Guide for Intravenous Catheters" (MAGIC) raccomanda l’uso del Midline in caso di trattamenti endovenosi inferiori ai 14 giorni, evitando così l’uso eccessivo di CVC.

Scegliere non è un atto tecnico, è un atto clinico

In un contesto sanitario che richiede sempre più precisione, sicurezza e razionalizzazione delle risorse, la scelta del dispositivo vascolare è parte integrante della valutazione infermieristica avanzata.

Serve una conoscenza aggiornata dei presidi, delle linee guida, ma anche del singolo paziente: dalla fragilità vascolare alla tipologia di farmaco, dalla durata prevista della terapia alla prognosi.

In un'epoca in cui la pratica infermieristica non è più accessoria ma centrale, saper scegliere tra CVC, PICC e Midline è molto più che una competenza tecnica: è una responsabilità clinica.

 

Fonti

  • Infusion Nurses Society (INS). (2021). Infusion Therapy Standards of Practice.

  • Alexandrou, E. et al. (2022). PICC-related complications and infection rates: A systematic review and meta-analysis. Journal of Vascular Access, 23(5), 685–695.

  • Chopra, V. et al. (2015). The Michigan Appropriateness Guide for Intravenous Catheters (MAGIC): Results from a multispecialty panel. Annals of Internal Medicine, 163(6_Supplement), S1–S40.