Carcere di Avellino, infermieri esasperati: “Condizioni igieniche e carichi di lavoro insostenibili”
Nonostante le denunce e l’intervento del Prefetto, persistono gravi carenze igienico-sanitarie e organizzative. Il NurSind lancia l’allarme: “Situazione insostenibile, pronti alla mobilitazione”.
Avellino 18/09/2025 – A distanza di quasi un anno dalle prime segnalazioni, la situazione degli infermieri del carcere A. Bellizzi di Avellino non solo non è migliorata, ma è peggiorata drammaticamente. Il personale sanitario è passato da 14 a 13 unità, chiamato a gestire un’utenza di circa 600 detenuti, tra cui 70 donne in alta sicurezza. Un rapporto numerico che, secondo il NurSind, rappresenta una vera e propria “bomba a orologeria”.
Le criticità igienico-sanitarie e organizzative già denunciate nel 2024 sono rimaste irrisolte, nonostante l’intervento del Prefetto di Avellino. L’ASL e la Direzione della Casa Circondariale, accusate di “totale indifferenza”, non hanno dato seguito alle richieste di soluzioni concrete.
Tra i problemi più gravi, spiccano le restrizioni idriche durante i turni notturni: dalle 23:00 alle 6:00 l’acqua corrente viene interrotta, impedendo agli infermieri di lavarsi le mani o utilizzare i servizi igienici. Una violazione inaccettabile delle norme basilari di sicurezza e igiene, soprattutto in un ambiente ad alto rischio infettivo.
Il NurSind non intende restare in silenzio davanti a questa insopportabile inerzia. La Segretaria Territoriale Romina Iannuzzi ha annunciato:
“Abbiamo preparato due esposti: uno al giudice del lavoro e uno all’ispettorato. Valuteranno le condizioni di sicurezza, la mancanza di acqua corrente notturna, i carichi di lavoro, i locali fatiscenti, gli ascensori non funzionanti e l’assenza di presidi per effettuare la terapia ai detenuti.”
E aggiunge:
“Se non ci saranno interventi concreti, non escludiamo azioni di protesta più incisive, compreso uno sciopero di tutti gli infermieri.”