Professioni sanitarie, dal Report 2025 segnali misti: domande in lieve ripresa, calano le Magistrali
Il Report 2025 sui Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie – giunto alla sua 30ª edizione consecutiva, frutto della raccolta e dell’elaborazione dei dati provenienti da 49 Università italiane – offre un quadro dettagliato della programmazione formativa per l’anno accademico 2025-2026. L’analisi, curata da Angelo Mastrillo, Segretario della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie, insieme a Lorenzo Bevacqua ed Elisabetta Cenerelli, mette in luce numeri, tendenze e criticità che toccano da vicino l’intero sistema sanitario nazionale.
Domande ai triennali: lieve risalita dopo il calo dello scorso anno
I dati mostrano una stabilità con leggero incremento nelle domande per i 23 Corsi di Laurea triennale delle professioni sanitarie:
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64.260 domande contro le 64.139 dell’anno precedente
+0,2%
Sebbene minimo, il segnale è significativo dopo il -3,8% registrato nel 2024. Ma, al netto della crescita, la domanda rimane bassa rispetto alle necessità del sistema sanitario, ancora segnato da carenze strutturali di personale.
Posti a bando in aumento: il rapporto domande/posto scende a 1,7
Nel 2025-26 i posti disponibili nei corsi triennali crescono da 35.592 a 36.873, segnando un +3,6%
Report 2025
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L’effetto combinato è la diminuzione del rapporto domande/posto (D/P):
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2023: 1,9
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2024: 1,8
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2025: 1,7
Un dato che parla chiaro: le Università offrono più posti, ma gli studenti non crescono allo stesso ritmo. Rischiamo così corsi non saturi e, in prospettiva, una minore selezione all’ingresso.
Crollo delle Lauree Magistrali: -11% in un solo anno
Il capitolo più critico riguarda i Corsi di Laurea Magistrale, che vedono una nuova contrazione della domanda:
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da 13.983 a 12.438 domande
-11%
Una riduzione netta che pesa su:
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formazione avanzata
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competenze specialistiche
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ruoli di coordinamento e dirigenza
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ricerca e sviluppo professionale
Il rischio? Un futuro con meno infermieri specializzati e meno risorse qualificate per guidare i servizi.
Due modelli di graduatoria: punteggio o preferenza
Il Report conferma differenze sostanziali nell’elaborazione delle graduatorie di ammissione:
1. Graduatoria “per punteggio” (32 Università)
È la modalità più diffusa: prevale la posizione nella ranking generale, poi la scelta del corso.
2. Graduatoria “per preferenza” (7 Università)
La scelta del corso pesa più del punteggio.
Coinvolge gli atenei di:
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Brescia
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Trieste
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Udine
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Genova
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Chieti
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Napoli Federico II
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Catania
Questo sistema penalizza le seconde e terze scelte, riducendo la mobilità interna tra corsi e Atenei
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Questionari e costi del test: differenze marcate
Il 50% delle Università si affida a CINECA per un questionario unico nazionale, garantendo omogeneità nella prova
Report 2025
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L’altra metà utilizza prove autoprodotte, spesso con livelli di difficoltà molto variabili.
Tassa di ammissione: la forbice resta ampia
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Media nazionale: 54 €
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Picchi da 100 € (Novara, Pavia, Siena, Napoli Campania)
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Minimi da 26-26,40 € (Napoli Parthenope, Cagliari)
Report 2025
Una differenza che pesa sulle famiglie e solleva, ancora una volta, un tema di equità nell’accesso ai percorsi sanitari.
Fabbisogni formativi: squilibri e incoerenze territoriali
Il Report mette in luce forti asimmetrie regionali tra:
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richieste delle Regioni
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fabbisogni ricalcolati sulla popolazione
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posti messi a bando dalle Università
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iscritti agli Ordini professionali
Il dato più significativo emerge dall’indice PCA – posti per centomila abitanti, che evidenzia regioni con:
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esuberi nell’offerta formativa, rispetto alla popolazione
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gravi carenze, soprattutto in aree del Sud e delle Isole
Gli autori parlano esplicitamente di “incoerenti sproporzioni”, in alcune professioni sia in surplus che in deficit
Report 2025
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Infermieristica: fabbisogni ancora non allineati
Nella sezione dedicata al Corso di Laurea in Infermieristica, il Report analizza:
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domande regionali
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fabbisogni secondo le Regioni
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fabbisogni secondo le categorie (FNOPI)
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iscritti all’Albo
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posti messi a bando dalle Università
I dati mostrano ancora una volta:
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disequilibri tra Regioni e Stato-Regioni,
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offerta formativa spesso scollegata dal numero di infermieri realmente necessari,
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Regioni che chiedono più posti di quanto autorizzato, e altre che chiedono meno nonostante la carenza cronica
Report 2025
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Questo alimenta il divario Nord-Sud e indebolisce la capacità dei territori più fragili di attrarre e trattenere nuovi professionisti.
Perché questi numeri ci riguardano da vicino
Il Report conferma ciò che la professione infermieristica osserva sul campo:
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il sistema formativo non riesce ancora a rispondere al fabbisogno reale di personale
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persistono disparità regionali
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le carriere avanzate perdono attrattività
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il mismatch tra domanda e offerta mina il futuro del SSN
Per colmare il gap servono:
- una programmazione nazionale più omogenea
- incentivi economici e professionali alle Lauree Magistrali
- orientamento più efficace per le scuole superiori
- investimenti strutturali sulla formazione clinica
- politiche per trattenere gli studenti nelle Regioni più carenti
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