Firmato il nuovo contratto sanità: ecco gli aumenti, arretrati per infermieri/ostetriche e OSS
Roma, 27 ottobre 2025 – È stata ufficialmente firmata oggi l’ipotesi definitiva del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Sanità 2022-2024. A siglare l’accordo è stato il sindacato delle professioni infermieristiche Nursind, Fials, CISL e NurSing UP che celebrano importanti risultati economici e normativi per infermieri, ostetriche e OSS. Ma l’intesa non è stata unanime: CGIL e UIL si sono rifiutate di firmare.
Cosa cambia concretamente
Il nuovo contratto introduce aumenti salariali, arretrati consistenti e maggiori tutele professionali, puntando su flessibilità, valorizzazione del personale e tutela della qualità della vita lavorativa.
Le principali novità ottenute:
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Riconoscimento dello straordinario fino a 5.000 € anche per incarichi fino a 50% dell’incarico base.
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Settimana corta di 4 giorni sperimentale per alcune unità.
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Flessibilità dei turni per famiglie monoparentali.
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Formazione ECM garantita all’interno dell’orario e a carico dell’azienda.
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24 ore annue di formazione obbligatoria.
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Ferie solidali e retroattive, anche per genitori di primo grado.
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Accesso al part-time e al lavoro agile semplificato.
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Tutela contro le aggressioni e supporto psicologico.
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Premi e indennità per infermieri, ostetriche e personale PS (Pronto Soccorso).
Indennità e arretrati: quanto spetta
Gli arretrati per il biennio 2024-2025 superano in molti casi i 1.500 euro, arrivando anche a oltre 2.300 € per le ostetriche neoassunte. Gli aumenti variano in base all’inquadramento e alla qualifica.
Esempi di arretrati totali (2024 + 10 mesi del 2025):
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OSS: da 1.154 € (BS5) a 1.386 € (neoassunto).
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Ostetriche: da 1.679 € (ex DS6) a 2.327 € (neoassunto).
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Infermieri: da 982 € (ex DS6) a 1.630 € (neoassunto).
Gli incrementi includono stipendio tabellare, indennità di specificità o di tutela del malato, e indennità di pronto soccorso (300 € mensili per chi opera nei PS).
Per la prima volta: tariffa oraria nazionale
Il nuovo CCNL introduce anche un tariffario orario unico nazionale per le prestazioni aggiuntive. Si tratta di una misura storica richiesta da tempo dal comparto.
Chi ha firmato e chi no
La firma del contratto è arrivata senza il consenso di CGIL e UIL, che hanno deciso di non aderire all’accordo. Le motivazioni ufficiali non sono ancora state rese note nei dettagli, ma si parla di insoddisfazione per alcuni aspetti economici e normativi.
Al contrario, Nursind si dice soddisfatta: “Abbiamo portato a casa risultati concreti e immediati per migliaia di professionisti sanitari. Questo contratto migliora non solo le buste paga, ma anche le condizioni di lavoro”, affermano dal sindacato.







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