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Concorso Torino: 7000 speranze di “diventare” infermiere

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 30/04/2017 vai ai commenti

Piemonte

Torino. Palaruffini. Le preselezioni per il concorsone che permetterà a 150 infermieri di ottenere un contratto a tempo indeterminato, si sono tenute in questi giorni, ed hanno visto l’arrivo di 7000 candidati. (Torino: in settemila per 150 posti da infermieri, oggi via al concorso)

Il concorso nato dall’accordo di Città della Salute con il Mauriziano, l’Asl unica torinese, l’Asl to5 Moncalieri, Chieri e Carmagnola, appare come un’oasi nel deserto, dopo nove anni di attesa, densa di non pochi problemi, come la carenza cronica di personale, unità operative in sofferenza, pronto soccorsi al collasso. 

Oasi nel deserto, meta di un lungo viaggio, di quello stesso popolo di giovani e meno giovani che si sposta da una città all’altra, speranzosi di lascarsi per sempre alle spalle, questo stato di precarietà che non permette di investire in nessun futuro.

Da Bologna a Firenze a Torino, li vedi arrivare in pullman, in treno, volti stanchi ed ansiosi, in fila per registrarsi, arrivano da ogni parte del Paese, ma soprattutto dal Sud, dove la parola concorso, non ha più un suono, è stata cancellata dal dizionario dei suoi governatori.

Due giorni, 2.500 concorrenti per turno (un 10% ha rinunciato).

Andreana Bassola, Direttrice amministrativa del Complesso Ospedaliero torinese, commenta positivamente questi due giorni di preselezione, evidenziando come le domande dei quiz fossero pertinenti la professione e, come tutto si sia svolto correttamente.

Dalla selezione dei 7000 partecipanti, solo 2.500 saranno ammessi alla prova scritta (10-11 maggio), a cui seguirà la prova orale e quella pratica.

Le prime assunzioni partiranno a giugno, e sarà una boccata di ossigeno per una sanità, quella torinese, messa a dura prova in questi ultimi anni.

Paolo Zanetta, direttore generale di Città della Salute, commenta: “L’importanza di questa operazione è poter avere una graduatoria nuova, dalla quale le aziende possono attingere. Sarà la lista per tutta l’area metropolitana di Torino”.

Ed allora, da tutta la Redazione un in bocca al lupo a questa nuova generazione di infermieri.