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Infermieri. Il pressure-sensing device - MAP system, per il monitoraggio delle lesioni da pressione. Ecco come funziona

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 29/05/2020

Nursing

Possedere un sistema di rilevazione continua delle pressioni di contatto permette la precoce individuazione delle aree pressione a rischio con la possibilità per gli operatori sanitari di una immediata mobilizzazione precoce del paziente critico o del paziente allettato nelle unità operative di base.

 

Le Lesioni da Pressione

La definizione Internazionale NPUAP-EPUAP di LdP è la seguente: “lesione localizzata alla cute e/o agli strati sottostanti, generalmente in corrispondenza di una prominenza ossea, quale risultato di pressione, o pressione in combinazione con forze di taglio” (EPUAP, 2009).

Si intende quindi una lesione tissutale ad evoluzione necrotica che interessa l’epidermide, il derma e gli strati sottocutanei, fino a raggiungere, nei casi più gravi, il muscolo, la cartilagine e l’osso.

La LdP è la conseguenza diretta di una elevata e/o prolungata compressione e/o di forze di taglio (o stiramento), causanti uno stress meccanico ai tessuti e l’occlusione dei vasi sanguigni.

Nel 1930 Landy stabilì che la pressione arteriolare media della cute è di circa di 32 mmHg e quella venulare di circa 12 mmHg. Per compressione o pressione si intende una forza applicata perpendicolarmente a una unità di superficie.

 

Il punto critico dello sviluppo di un'ulcera da pressione si raggiunge quando la forza comprimente fra superficie corporea e piano di appoggio è più alta della pressione vigente nel distretto arteriolo-capillare, per cui viene a crearsi una condizione di ischemia. Ciò si verifica quando in un'area di cute si applica una forza pressoria superiore a 32 mmHg per un periodo di tempo sufficientemente prolungato.

 

Le piaghe da decubito rappresentano una condizione molto frequente, ma potenzialmente prevenibile in popolazioni ad alto rischio quale quella anziana e quella dei soggetti con compromissione dell’autonomia funzionale che può andare dall’ipomobilità sino all’allettamento completo.

La loro comparsa può rallentare il recupero funzionale e comportare complicanze di natura infettiva, nonché determinare la comparsa di dolore e prolungare la degenza ospedaliera; inoltre la presenza di ulcere da pressione è riconosciuta come fattore prognostico sfavorevole che si associa ad aumento della morbidità e della mortalità.

Si stima che negli USA colpiscano circa 1,5-3 milioni di persone, nel 70% dei casi con età superiore ai 70 anni, comportando una spesa sanitaria annua di circa 5 miliardi di dollari.

La consapevolezza che prevalenza ed incidenza di tali lesioni, direttamente correlate all’elevata spesa sanitaria, siano indicatori negativi della qualità della vita e dell’assistenza sanitaria erogata, rende necessario in Italia, così come in Europa e negli USA, una gestione globale del fenomeno che preveda politiche di prevenzione, diagnosi e cura sempre più efficaci ed appropriate, così come lo sviluppo di adeguati sistemi di controllo.

 

Lo sviluppo delle LDP è determinato da una vasta gamma di fattori estrinseci ed intrinseci.

I fattori che incidono maggiormente sulla loro insorgenza nel paziente acuto sono: insufficienza d'organo, sepsi; pressioni di interfaccia maggiori di 32 mm Hg, umidità della pelle, temperatura corporea (<35° o >39°);alterazione dello stato di coscienza, ridotta attività motoria, durata della degenza, livello della proteina C-reattiva; instabilità emodinamica, supporto farmacologico o meccanico per mantenere la pressione sanguigna normale/adeguata gittata cardiaca, perfusione generale o regionale inadeguata a supportare la normale funzionalità degli organi, compresa la cute.

 

Il pressure-sensing device, denominato “MAP system” TM (Wellsense Inc, Nashville, TN - USA) è un sistema di rilevazione e monitoraggio continuo, costituito da un tappetino sensibile alla pressione e un'unità di controllo che fornisce una mappa digitale delle pressioni di contatto. Il tappetino può essere posizionato sopra un materasso e sotto un qualsiasi lenzuolo standard; contiene più di quattromila sensori progettati per misurare i livelli di pressione tra 0 e 180 mm Hg. Ogni cellula sensibile alla pressione ha una superficie di circa 6 cm 2 e rileva il dato due volte al secondo. Il sistema recupera continuamente i dati dai sensori e li trasferisce all'unità di controllo (schermo a colori), che elabora e visualizza graficamente la distribuzione della pressione rilevata nei vari distretti corporei. Il colore rosso indica le aree di alta pressione (>75 mmHg), mentre le aree blu quelle a basse pressioni (< 10 mm Hg). I colori dal verde all'arancione indicano una pressione tra 10 e 75 mm Hg. 

 

 

 La mobilizzazione guidata dall'analisi delle pressioni di contatto, è stata valutata in alcuni studi recenti. Behrendt e colleghi, nel 2014, hanno incluso 422 pazienti ricoverati in terapia intensiva, in cui la mobilizzazione era programmata ogni 2 ore. Nei 213 pazienti nei quali è stato utilizzato un sistema di pressure mapping”, ed i posizionamenti venivano guidati dalle immagini registrate, 2 pazienti (1%) hanno sviluppato una LP vs 10 (85%) del gruppo di controllo.

Gli autori suggeriscono che i sistemi di pressure mapping, oltre a fornire un monitoraggio continuo, possono risultare utili per impostare una regolazione efficace e personalizzata delle superfici antidecubito dinamiche o per la scelta della superficie da utilizzare. In una metanalisi del 2016 sono stati analizzati 9 studi che avevano utilizzato dei sistemi di pressure mapping in ambiti intensivi e non intensivi,è stata dimostrata l'efficacia di questi sistemi nel ridurre il rischio di sviluppo di LP, grazie soprattutto al fatto di poter fornire dei dati in tempo reale, sulle pressioni di contatto, al personale sanitario, e questo porta a far effettuare gli interventi di mobilizzazione con più convinzione e maggiore frequenza.

Da:

Monitoraggio continuo delle pressioni di contatto 

in una terapia intensiva generale: 

uno studio prospettico osservazionale 

Alberto Lucchini,1 Stefano Bambi,2 Stefano Elli,1 Simona Tuccio,3 Maria Assunta La Marca,1 Dominella Meduri,1 Dario Minotti,1 Simona Vimercati,1 Roberto Gariboldi,1 Pasquale Iozzo4