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Perugia. Letti aggiunti nei corridoi e file al pronto soccorso. NurSind sul piede di guerra

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 07/06/2021 vai ai commenti

NurSind dal territorioUmbria

 

In una lettera  inviata  alla  Direzione  Generale  della  Azienda  ospedaliera  di Perugia, Erozzardi Marco,il Segretario Territoriale di NURSIND -Il Sindacato delle Professioni Infermieristiche, esprime tutta la più profonda preoccupazione per il fenomeno dei letti aggiunti nei corridoi di alcuni reparti dell’ospedale umbro e per le code al Pronto Soccorso.

“L’incompleta riconversione dei reparti, da Covid a “puliti”, sta creando numerosi problemi all’utenza e al personale   sanitario,   quest’ultimo chiamato nuovamente   a   rispondere   in   prima   persona   a difficoltà organizzative evitabili -  commenta Erozzardi - Il notevole afflusso di questi giorni di tanti pazienti, molti provenienti da altre zone della provincia che invece potrebbero essere in gran parte gestiti dai presidi ospedalieri periferici o dalla sanità territoriale, sta portando disagi all’utenza che si trasformano in ore di attesa al Pronto Soccorso e che a volte sfociano in atteggiamenti aggressivi nei confronti del personale, quello infermieristico  in primis”.

Il NurSind evidenzia come molti  degli utenti che devono essere ricoverati, corrono  il rischio  di essere  posizionati  in  letti lungo  i  corridoi  dei  reparti  accettanti  (loro malgrado)per  mancanza  di  posti  letto  ed in  una  condizione  sicuramente  poco sicura  e dignitosa  per  la persona(basti pensare ai bisogni corporali espletati a letto, lungo un corridoio di una corsia).

Aggiunge il sindacalista “Il  personale sanitario dal  canto  suo,  soprattutto  quello  che  è  ed  è  stato  in  prima  linea  per  mesi  e  mesi  di emergenza, sta andando oltre le proprie forze: è in gran parte stremato ed ora spera in qualche giorno di ferie estive per potersi ricaricare, fisicamente e soprattutto psicologicamente. Nell’attesa dei meritati giorni di  riposo, si imbatte in questa nuova criticità e non  ha  ancora  ricevuto  un  euro  dalle tanto  decantate premialità   Covid e dalle indennità di Malattie Infettive promesse a febbraio dai vertici della Regione Umbria!”.

Anche le assunzioni  decantate  di  medici,  infermieri  ed  OSS non sembrano essere  mai  arrivate  in  numero congruo.

Conclude Erozzardi “ Chiediamo provvedimenti  organizzativi immediati da  parte  della  direzione aziendale a soluzione della problematica creata e a tutela della salute, della sicurezza e della dignità di utenti e professionisti sanitari”.