Firmato il Decreto Bernini. Come cambiano le università telematiche: tutte le novità
Obblighi e sfide per un'istruzione telematica regolamentata.
Il Decreto Bernini introduce un sistema di regole e linee guida che ridefinisce le modalità di erogazione dei corsi universitari a distanza. Tra innovazioni e restrizioni, il provvedimento mirerebbe a garantire qualità e uniformità, ma impone vincoli che potrebbero limitare la flessibilità delle università e degli studenti.
I cambiamenti salienti del decreto
Il decreto si articola su diverse tematiche chiave, che spaziano dalla classificazione dei corsi fino agli obblighi di presenza per alcune attività didattiche.
Classificazione e offerta didattica
I corsi universitari sono divisi in quattro categorie:
Convenzionali: interamente in presenza, con una quota fino al 20% di didattica telematica per attività teoriche.
Misti: tra il 20% e il 66% delle attività erogate a distanza.
Prevalentemente a distanza: oltre il 66% delle attività online.
Integralmente a distanza: tutte le attività formative erogate online.
Questa suddivisione cerca di bilanciare le esigenze di flessibilità e la necessità di mantenere standard elevati di qualità formativa.
Obbligo di Attività Sincrone
Una delle disposizioni più significative è l’obbligo di erogare almeno il 20% delle attività didattiche in modalità sincrona per i corsi a distanza. Questa misura è pensata per favorire l’interazione diretta tra studenti e docenti, creando un ambiente più vicino a quello tradizionale. Tuttavia, il vincolo potrebbe rappresentare una sfida per gli studenti che scelgono l'istruzione online proprio per la possibilità di studiare senza vincoli di orario.
Le attività sincrone devono essere progettate per rispettare gli obiettivi formativi specifici dei corsi e si affiancano alle attività asincrone, che rimangono centrali nella didattica a distanza.
Qualità e Monitoraggio
Il decreto introduce standard stringenti per le piattaforme tecnologiche e la didattica, con particolare attenzione a:
Tracciamento delle attività: ogni interazione e progresso devono essere registrati per consentire il monitoraggio continuo e la valutazione degli studenti.
Multimedialità e interattività: i corsi devono utilizzare una combinazione di media e favorire l’interazione, sia con i materiali didattici che tra studenti e docenti.
Tutoraggio dedicato: ogni studente avrà un tutor assegnato per supporto e monitoraggio costante.
Verifiche e Esami
Gli esami e le verifiche intermedie devono essere svolti in presenza, salvo eccezioni specifiche:
Studenti con disabilità o esigenze particolari.
Situazioni emergenziali, previa approvazione ministeriale.
Questa regola garantisce trasparenza nei processi valutativi, ma penalizza gli studenti che contano sulla flessibilità della didattica a distanza.
Sfide per università e studenti. L'onere delle lezioni sincrone
Il 20% di didattica sincrona rappresenta un impegno aggiuntivo per docenti e studenti. Per gli atenei, significa organizzare orari compatibili con le esigenze di un pubblico spesso distante geograficamente. Per gli studenti, il vincolo potrebbe ridurre la libertà organizzativa.
Implementazione tecnologica
Gli atenei devono dotarsi di piattaforme conformi ai requisiti ministeriali, capaci di:
- Supportare attività sincrone e asincrone.
- Garantire accesso sicuro e continuo ai contenuti.
- Rispettare standard di accessibilità per gli studenti con disabilità.
Costo per gli studenti
Le verifiche in presenza comportano spese aggiuntive per chi vive lontano dalle sedi d’esame. Questo requisito potrebbe scoraggiare studenti con difficoltà economiche o logistiche.