Nuovo contratto. Tempi lunghi per l’indennità infermieristica: gli infermieri non possono aspettare
Si allungano i tempi per la chiusura del contratto e per il riconoscimento dell’indennità di specificità infermieristica.
“Oggi sono stati fatti passi avanti in tema di relazioni sindacali e lavoro agile, tuttavia manca ancora molto lavoro, e per la chiusura del contratto non si prevedono tempi brevi. Si allungano quindi i tempi di erogazione dell’indennità di specificità infermieristica, a quasi un anno dallo stanziamento delle risorse nella nelle di bilancio”, è il commento di Andrea Bottega, segretario Nazionale NurSind, al termine del tavolo contrattuale intercorso con ARAN ed alla presenza delle altre rappresentanze sindacali.
I punti all’ordine del giorno sono stati quelli relativi al titolo II- Relazioni sindacali (dove NurSind riceve l’accoglimento di alcune istanze avanzate in tema di revisione) e al titolo VI- Lavoro Agile.
NurSind, nonostante ravvisi un metodo di discussione e revisione del contratto, ordinato ed approfondito, evidenzia per l’ennesima volta l’urgenza di dare un segnale concreto al personale della sanità che chiede un riconoscimento economico al più presto.
A 20 mesi dall’inizio della pandemia, si continua a chiedere agli infermieri, senza interruzione di continuità, di sopperire alle carenze d’organico e di espletare turni straordinari per il recupero delle prestazioni.
La mancata entrata economica a cui in particolare fa riferimento NurSind, è l’indennità specifica infermieristica, per la quale sono stati stanziati 335milioni di euro, in sede di legge di Bilancio 2021, e la cui erogazione, stabilita a partire da gennaio 2021, è legata, così come recita il relativo articolo 66, al rinnovo del CCNL comparto sanità mentre per il personale medico è già stata erogata direttamente e mensilmente da gennaio 2021.
Conclude Bottega: “I tempi necessariamente lunghi del contratto impediranno agli infermieri di ottenere nel 2021 l’indennità di specificità infermieristica, attesa ormai da un anno. Per tale motivo avevamo proposto ad inizio lavori un contratto da firmare entro il 2021 e una coda contrattuale per terminare con calma gli aspetti più delicati dell’ordinamento professionale. La proposta non è stata accolta per cui, a questo punto, chiederemo di erogarla per legge scorporandola dal rinnovo del CCNL, come avvenuto per i medici”.