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NurSind La Spezia denuncia: pediatria, PS chiuso e turni massacranti per gli infermieri di reparto

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 26/11/2021 vai ai commenti

LiguriaNurSind dal territorio

“Basta indifferenza! Nel Pronto Soccorso pediatrico va ripristinata l'attività notturna e riportato l'organico a 2 infermieri specializzati e dedicati per notte. Ormai non si tratta più di migliorare una condizione, ma si tratta di evitare il collasso, la fine”, afferma Assunta Chiocca, segretario territoriale NurSind La Spezia, a commento di quanto sta accadendo nella Asl5.

Per NurSind, Il " lungimirante" ridimensionamento voluto dall'amministrazione spezzina e nato come una sorta di razionalizzazione delle risorse umane, si sta dimostrando un grande fallimento che peraltro ha complicato e reso praticamente impossibile l'attività assistenziale di 4 intere unità operative: ginecologia, ostetricia, nido e patologia neonatale.

Il sindacato aveva incontrato il direttore sanitario, che aveva promesso un monitoraggio e una valutazione continua del servizio con lo scopo di ottimizzarlo - Ad oggi il risultato è invece l'eccessivo aumento del carico di lavoro per gli infermieri, gli infermieri pediatrici e le ostetriche, con evidenti ripercussioni soprattutto sulla loro salute psicologica -  evidenzia Chiocca-  È aumentato il rischio clinico, perché viene assegnato alle attività svolte in patologia neonatale al nido e in pediatria, personale inesperto che per quanto si prodighi, necessita comunque di formazione per una area così specialistica.

Nessun esito positivo dunque è maturato da questa scelta, in barba anche al voto unanime del Consiglio comunale per il rafforzamento del Pronto Soccorso pediatrico dove anche il sindaco ha ritenuto opportuna la riapertura notturna del piano e la presenza di infermieri specializzati nelle cure pediatriche.

Il NurSind fa quindi il punto: per la Asl 5 al Pronto soccorso pediatrico di notte non c'è più il servizio e per le consulenze basta rivolgersi al piano superiore (degenza).Nel caso in cui i posti letto siano tutti occupati e sorga l'esigenza di un ricovero, ecco che però magicamente il piano del P.S. viene riaperto e vengono attivati i protocolli che vedono il susseguirsi di spostamenti di personale infermieristico e ostetrico, fino all'attivazione del personale in pronta disponibilità. 

“A questo punto ci chiediamo. Ma questo Pronto soccorso allora è aperto o è chiuso di notte? Perché se un’unità operativa è chiusa, è chiusa sempre e non apre all'occorrenza!! Si tratta di incapacità organizzativa? - afferma la sindacalista - In secondo luogo ridimensionare il personale non ha fatto altro che gravare su quello rimasto, come al solito, che ora è tutte le notti massacrato dai rientri in pronta disponibilità, istituto contrattuale utilizzato in maniera impropria, perché la sua attivazione è prevista solo nei casi di emergenze /urgenza e invece lo si sta utilizzando per sopperire alla carenza organica di un reparto che tecnicamente è chiuso di notte”.

Per NurSind, in conclusione, l'evidenza è quella dell’impossibilità a procedere con queste modalità organizzative visto che non c’è sempre garanzia nemmeno sulla copertura dei turni. Considerando inoltre le influenze stagionali e la nuova ondata Covid,  l'unica soluzione possibile è ripristinare giorno e notte il P.S. pediatrico e il suo organico.