ECM. FNOPI rassicura, no alle sanzioni per chi non è in regola con i crediti, sì a sistema premiante
La Fnopi, ha voluto rassicurare quanti si sono allarmati per le paventate sanzioni, per chi non fosse in regola con i crediti ECM.
Ha inoltre spiegato come mai spesso la piattaforma Co.Ge.A.P.S. non sia regolarmente aggiornata.
Si parla spesso di sanzioni a carico di chi non ha rispettato, o non rispetta, il programma ECM. la Legge del 1999 precedentemente citata le indica, senza entrare nei dettagli e rinviando, come avviene in occasione di una nuova Legge, a successivi regolamenti le modalità di applicazione. A distanza di 22 anni dalla Legge che lo ha istituito e 19 anni dopo i primi corsi ECM italiani, si arriverà a introdurre sistemi che potrebbero soprattutto premiare chi matura i crediti richiesti, più che sanzionare chi non ha rispettato il programma di formazione continua – è quanto riportato dalla FNOPI, in un post su Linkedin.
La Federazione nazionale ha smentito dunque la volontà di punire chi non è in regola con gli ECM, introducendo piuttosto un sistema premiante, e lo ha fatto alla fine di una serie di informazioni utili sul programma nazionale ECM.
Dopo un excursus sulla normativa relativa alla formazione continua, precisa che nel triennio formativo 2020-2022 dove, così come per ogni altro triennio, sono 150 i crediti da acquisire complessivamente. Vanno acquisiti non più nella misura di 50 per anno, ma "il totale nel triennio’’: questo significa che, teoricamente, un professionista potrebbe prendere parte a eventi di formazione in grado di rilasciare l’intero "debito’’ (pari a 150 crediti) anche nelle ultime settimane del triennio, e sarebbe assolutamente in regola.
Precisa inoltre che a seguito del riconoscimento dell’impegno al tempo del Covid, con la Legge 77 del Luglio 2020 coloro che, fra i professionisti sanitari, hanno continuato ad esercitare durante i mesi critici della pandemia dovranno maturare per il triennio 2020-2022 ‘’solo’’ 100 crediti, e non 150.
Inserimento dei crediti sulla piattaforma Co.Ge.A.P.S., perché tarda?
Gli eventi ECM possono essere:
- residenziali (RES) cioè svolti in una sede fisica;
- in modalità FAD (Formazione A Distanza), scelta che ha avuto un enorme sviluppo ed un grande implemento, di fatto obbligato in seguito alla pandemia sin dal Marzo 2020;
- svolti ‘’sul campo’’, come avviene ad esempio in certe azioni, simulate o reali, in laboratori e strutture sanitarie (detti eventi FSC - Formazione Sul Campo).
L’inserimento di tali eventi – secondo determinate regole – nel programma ECM avviene a cura dei provider. Questi stessi soggetti curano, entro 90 giorni dalla conclusione dell’evento, anche l’inserimento dei dati dei partecipanti, con la rendicontazione, ad Agenas. L’Agenzia tratta i dati e successivamente, con tempi variabili, consegna i file riassuntivi a Co.Ge.A.P.S., il Consorzio per la Gestione dell’Anagrafe dei Professionisti Sanitari.
Su questa piattaforma virtuale vengono così caricati i crediti che ogni professionista sanitario ha maturato. L’anagrafe generale è ottenuta dai database dei vari Albi nazionali dei professionisti sanitari, motivo per il quale gli Albi stessi devono sempre essere aggiornati dai singoli Ordini provinciali.
Spesso i colleghi – sottolinea la FNOPI - lamentano tempi lunghi nell’inserimento dei crediti, in particolare per quanto riguarda i corsi effettuati con il datore di lavoro pubblico (Azienda Sanitaria). La spiegazione è semplice: infatti, le ASL sono quasi tutte inserite, come provider formativi, nel SSR di riferimento (sistema sanitario regionale) e i dati con i codici fiscali dei partecipanti, entro i 90 giorni da fine corso, arrivano a una sede fisica – di solito nel capoluogo regionale. Da qui, una volta trattati, questi dati devono arrivare ad Agenas e successivamente a Co.Ge.A.P.S.; quindi, vi è in pratica un passaggio in più rispetto al percorso standard che fa un provider accreditato nel sistema nazionale.
Esistono due metodi per acquisire crediti ECM senza partecipare a eventi di formazione.
Il primo, molto semplice, è quello di predisporre il proprio Dossier Formativo, che porta a sostanziosi ‘bonus’’ in materia di crediti ECM, attraverso la compilazione di campi sul portale di Agenas, a questo link:
https://www.agenas.gov.it/dossierformativoecm
Il secondo metodo è quello di diventare tutor per i corsi di laurea triennale, attività preziosa dove l’infermiere – o altro professionista, per altri profili – assume il ruolo di guida di tirocinio per gli studenti. Ottiene, così, il riconoscimento di questo impegno, con crediti ECM che vengono inseriti di norma dalle segreterie delle Università, a favore dei tutor stessi sul data base di Co.Ge.A.P.S.