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Caro Brunetta, lei non conosce vergogna. Il Governo volta le spalle agli infermieri

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La Redazione
Pubblicato il: 29/01/2022 vai ai commenti

NurSind dal territorioPiemonte

Di Giuseppe Summa, segretario territoriale NurSind Torino

 

Gentilissimo Onorevole Prof. Brunetta,

tra i mille impegni professionali, familiari e sindacali, mi sono preso del tempo per leggere la sua e-mail che ha inviato a tutti i dipendenti pubblici qualche giorno fa.

Nella sua e-mail parla di riformare la P.A., qualificare le persone per qualificare il Paese e di valorizzazione e sviluppo del capitale umano della PA.

Ad un certo punto mi sono fermato e mi sono chiesto se fosse stato veramente lei a produrre quel documento caro Onorevole.

Lo stesso Ministro che dal 2008 al 2011 ha fatto a brandelli la P.A.

Lei che ci aveva definito fannulloni! Lei che aveva definito il lavoro pubblico un ammortizzatore sociale, parlando di agenti di polizia “panzoni” e di donne che utilizzavano parte del loro tempo per fare la spesa.

Lei che ha costretto il personale ad andare al lavoro anche se malato per non vedersi decurtare soldi!

Lei che non si è limitato solo a togliere il diritto al part-time, ma ha tolto ai lavoratori anche i risparmi derivanti dagli stessi per destinarli al bilancio aziendale.

Lei che ha contribuito al blocco del turn-over del personale e le conseguenze le abbiamo viste con questa pandemia, si contano con i morti Onorevole!

Lei che ha contribuito al blocco dei contratti e degli stipendi, al blocco dei passaggi di fascia, alla riduzione dei finanziamenti della formazione e addirittura ha tolto i rimborsi chilometrici agli infermieri che utilizzavano la propria auto per l’assistenza a domicilio dei pazienti. Vergogna Onorevole!

Lei che ha cercato di azzerare le relazioni sindacali per togliere più diritti ai lavoratori come quello delle 11 ore di riposo o delle 24 ore settimanali fantasiosamente calcolate su 14 giorni!

L’uomo che parlava di performance e di licenziamenti facili. L’uomo che addirittura è riuscito anche a farsi amare da una parte di cittadini, che purtroppo facevano di un’erba tutto un fascio, ignorando di essere inconsapevoli complici.

Per tutto questo caro Onorevole io non dimentico! Gli infermieri e gli operatori sanitari non possono dimenticare!

Lei è stato responsabile della distruzione della PA e quindi anche della Sanità Pubblica!

E oggi dopo due anni di pandemia, non ha avuto nemmeno il buonsenso di riconoscere agli infermieri e agli altri operatori sanitari, un’indennità economica che se pur ristretta, avrebbe almeno dato un timido segnale di vicinanza a chi si trova a gestire per la quarta volta questo pantano!

Ricordiamo ancora i suoi elogi rivolti al personale sanitario che durante la prima ondata aveva definito come il buon esempio della PA sacrificatosi per tutti, salvo poi voltare le spalle agli infermieri e non dare seguito all’emendamento per erogare l’indennità specifica.

Pertanto, caro Onorevole, eviti di mandare e-mail ai dipendenti pubblici e ci eviti la retorica parlando di valorizzazione, carriera, retribuzione o sblocco del turnover!

Dopo il deludente contratto del 2018 e i finanziamenti stanziati nel 2020 dall’ex Governo Conte mai visti, gli infermieri e gli operatori sanitari meritano di essere trattati con rispetto!

Abbiamo migliaia di colleghi precari, molti abbandonano la professione, il personale continua a fare doppi turni e a dividersi tra ospedale, territorio, vaccini e tamponi.

Siamo esausti! Alcuni di noi hanno perso la vita o l’hanno fatta perdere involontariamente contagiando i propri cari! Questa pandemia ci ha travolto come uno tsunami e ha stravolto le nostre vite. Ormai siamo ben oltre il burnout! Ben oltre alla sindrome da stress post-traumatica e non ne possiamo più delle sue parole, ma vogliamo i fatti!

E si ricordi che non conosce vergogna, chi non ha coscienza!

Noi non dimentichiamo Onorevole!