Nuovo ricovero, uno strumento veloce per individuare caratteristiche paziente: la scala Adl di Katz
Quando in reparto arriva un nuovo paziente, di fondamentale importanza è la stima della valutazione funzionale di quest’ultimo, individuandone le variabili predittive del livello di autonomia.
Uno strumento veloce e facile, per valutare e quantificare l’entità delle funzioni residue, è la scala ADL di Katz.
La scala ADL di Katz, tra le più note modalità di valutazione soggettiva dello stato funzionale. L’ideazione è attribuita a Katz e il suo staff del Benjamin Rose Hospital in Cleveland nel 1959. Katz notò che come conseguenza delle patologie croniche le capacità funzionali erano perse secondo una particolare cronologia che va dalle attività più complesse( fare il bagno) alla meno complessa (alimentarsi). Rilevò, invece, che l’ordine nella fase di riacquisizione delle funzioni perse, era inverso, dalla capacità di alimentarsi a quella di fare il bagno nella vasca o nella doccia.
Il tempo medio di compilazione varia dai tre ai 10 minuti. Per ognuna delle sei variabili deve essere identificata la descrizione che nel momento della rilevazione sia corrispondente alla situazione del soggetto.
É attribuita la condizione di non autosufficienza qualora la persona assistita, pur senza limitazioni funzionali, non esprime la capacità di effettuare una delle sei funzioni fondamentali della vita quotidiana.
Come si calcola il punteggio
Ad ogni funzione è attribuito un punteggio pari a zero se negativa, o pari ad uno se corrisponde una positività nella riduzione dell’ autonomia. Per individuare il risultato occorre sommare i punteggi positivi.
Tra la valutazione delle ADL rientra certamente il Barthel Index Code (o Indice di Barthel).
Il Barthel Index, , viene somministrata al paziente sia all’ ingresso che alla dimissione dall’Ospedale. In essa vengono esplorati 10 items relativi al movimento, alla deambulazione, all’igiene della propria persona, alla capacità di alimentarsi, alla continenza intestinale ed urinaria.
Il punteggio che ne deriva esprime il grado di assistenza che le condizioni del paziente richiedono nelle attività quotidiane. Il valore zero indica un paziente totalmente dipendente, mentre il valore 100, che rappresenta il massimo, indica un paziente pienamente autonomo.
La valutazione costituisce la base di discussione del team di lavoro cui spetta il compito di impostare il programma riabilitativo. Nel team sono rappresentate le figure del medico, dell’infermiere, del fisioterapista e del logopedista.
La scala di valutazione è, inoltre, strumento fondamentale per la valutazione del livello di performance della struttura riabilitativa anche in confronto con altre.
Linee Guida per la compilazione del Bartel Index:
- Deve registrare quello che un paziente fa realmente e NON quello che potrebbe fare.
- Lo scopo principale è di stabilire il grado di indipendenza da qualsiasi aiuto fisico o verbale.
- La necessità di supervisione rende il paziente NON dipendente.
- La prestazione del paziente dovrebbe essere stabilita utilizzando le migliori fonti disponibili quali: domande dirette ad amici/parenti/infermieri ma anche tramite l’osservazione diretta se possibile.
- E’ importante valutare la prestazione nelle precedenti 24-48 ore.
- Le categorie intermedie implicano che il paziente partecipi ad oltre il 50% dello sforzo.
- É ammesso l’utilizzo di ausili funzionali al raggiungimento della autonomia.
Punti di forza:
- semplice da somministrare;
- tempo di somministrazione 20 min.;
- possibilità di eseguire interviste telefoniche di follow-up.
Punti di debolezza:
- campo di valutazione limitato (la scala misura solo funzioni di base e non include altri domini quale ad esempio quello cognitivo);
- relativamente insensibile ai cambiamenti.