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Infermieri e OSS, la denuncia dei sindacati: ASL Chieti senza piano reale

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 02/09/2025

AbruzzoNurSind dal territorio

02/09/2025

NurSind e le altre organizzazioni sindacali tra cui, Fp Cgil, Uil Fpl, Fials e Nursing Up e denunciano: proroghe e pochi posti non coprono i reali bisogni.

CHIETI – Le nuove assunzioni annunciate dalla Direzione della Asl Lanciano Vasto Chieti non convincono i sindacati.
Il NurSind e le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Uil Fpl, Fials, Nursing Up, hanno espresso in una nota congiunta “una ferma e articolata opposizione” alle misure adottate, giudicate più vicine alla “visibilità e pubblicità” che a soluzioni concrete per i lavoratori.

Secondo i sindacati, la proroga dei contratti interinali e l’assunzione di un numero limitato di infermieri e operatori socio-sanitari non risponde alle necessità reali:

“Le azioni intraprese dalla Direzione generale – denunciano – pur rispettando i requisiti numerici richiesti dalla Regione, rivelano una palese inadeguatezza rispetto alle effettive necessità operative del servizio”.

Il segretario territoriale del NurSind Chieti, Andrea Liberatore, ha ribadito con forza che tali scelte “non garantiscono un’adeguata copertura delle esigenze quotidiane, ma solo un palliativo che scarica ulteriormente il peso sulle spalle del personale già stremato”.

I numeri sembrano confermare l’allarme: nel 2024 la spesa per lavoro straordinario ha raggiunto circa 1.730.000 euro, mentre le proiezioni per il 2025 superano già i 1.950.000 euro.

“Cifre che – evidenziano ancora i sindacati – non solo dimostrano una carenza strutturale di personale, ma anche una gestione inefficiente delle risorse umane, priva di trasparenza e di un piano coerente”.

A preoccupare le sigle è anche la revisione del Piano triennale 2024-2026 e le nuove misure di stabilizzazione previste dalla Legge di bilancio 2025, ritenute del tutto insufficienti.
Il NurSind e le altre sigle parlano senza mezzi termini di “lacuna inaccettabile che richiede un’immediata attenzione e una pianificazione seria, che rifletta le reali necessità del territorio”.

Infine, i sindacati condannano con decisione la sottrazione delle ore eccedenti lavorate e registrate da numerosi dipendenti: una pratica giudicata “illegittima e lesiva della dignità professionale”.
Per il NurSind, come per le altre sigle, è il momento di dire basta a comunicati evasivi e annunci di facciata: “Occorrono scelte coraggiose, trasparenza e il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori”.