Fabriano, Ospedale a rischio chiusura, Il NurSind: mancano gli Infermieri
"Le carenze più gravi si registrano nel reparto di Emodialisi, mancano all’appello 3 unità, i professionisti infermieri sono sempre in turno senza riposi, situazione simile nei reparti di ortopedia, chirurgia, sala operatoria e pronto soccorso. Stesso cliché sugli ospedali e servizi territoriali di Jesi, Senigallia ed Ancona, gli infermieri sono spremuti all’osso e non vedono spiragli di miglioramento delle condizioni di lavoro. Nessun piano di ferie estive è stato ancora presentato dall’AREA Vasta 2 ai dipendenti e alle rappresentanze sindacali". Questa la dura nota inviata agli organi di stampa, da parte della segreteria territoriale NurSind di Ancona.
"Queste gravi carenze organizzative e gestionali - dicono dal NurSind - avranno sicuramente una ripercussione negativa sulla qualità delle cure erogate ai cittadini. La Dirigenza ASUR Marche area Vasta 2 è latitante, sembra non accorgersi di nulla, anzi per tutta risposta non sono ancora previste assunzioni per la sostituzione delle ferie. Addirittura non sono rinnovati neanche i contratti in scadenza degli operatori socio sanitari. Sempre più infermieri e professionisti sanitari ci contattano preoccupati per carichi di lavoro al limite del sostenibile, ormai sempre più stanchi e demotivati".
"La sicurezza - continuano - anche per il contenimento della pandemia è nullo. Nei reparti gli stessi infermieri e operatori in servizio devono occuparsi di pazienti positivi e non, spesso in turno di servizio c’è 1 solo infermiere e 1 OSS per Unità Operativa, così senza ulteriore personale è impossibile garantire l’asepsi e le procedure anti-covi. Infermieri e pazienti continuano infatti ad infettarsi e questo non dovrebbe accadere, perché dobbiamo tutelare proprio le persone più fragili che si affidano a noi per risolvere problemi di salute".
"Su questa situazione drammatica, con l’ASUR assente, - concludono dalla segreteria NurSind di Ancona - stiamo valutando di segnalare con un esposto questa situazione di reale emergenza sanitaria, alla prefettura e alla magistratura