Contratto. Firma definitiva entro fine settembre. Ecco a quanto ammontano gli arretrati
“Attualmente l’ipotesi è al controllo del Ministero dell’economia e delle finanze e del Dipartimento della funzione pubblica. Il MEF ha richiesto prima della pausa estiva alcuni chiarimenti tecnici in ordine agli oneri del contratto. L’Aran ha già risposto. Una volta avuto il parere positivo l’ipotesi di accordo dovrà passare in CDM e poi alla Corte del conti. Penso che la firma definitiva, salvo imprevisti, potrà avvenire entro fine settembre”. Lo afferma Antonio Naddeo, presidente ARAN, sul suo blog.
Naddeo continua - Gli arretrati calcolati fino al mese di ottobre 2022 ammontano: da 2.268,41 euro a 3.135,49 euro a per tutto il personale secondo della posizione economica di appartenenza; per il personale infermieristico (l’indennità infermieristica) da 3.775,45 euro a 4.736,87 euro; per il personale sanitario non infermieristico (indennità tutela malato) da 3.175,75 euro a 4.039,69 euro.
Sul piano del trattamento economico, come spiegato da Naddeo - l’accordo riconosce, a decorrere dall’1/1/2021, un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. Per l’applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.
Al fine di valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili del ruolo sanitario e socio-sanitario, l’Ipotesi di contratto, in applicazione di alcune disposizioni previste nelle ultime due leggi di bilancio, istituisce l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere, l’indennità di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario ed una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di pronto soccorso.
Considerando anche le nuove indennità, l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%.