Iscriviti alla newsletter

Danni a lungo termine da accumulo di Proteina Spike nel cervello e nelle meningi. Lo Studio

Giuseppe Romeodi
Giuseppe Romeo
Pubblicato il: 08/06/2023 vai ai commenti

Studi e analisi

L'infezione da SARS-CoV-2 è associata a numerose complicanze neurologiche e neuropsichiatriche, tra cui anosmia, disgeusia, stanchezza, mialgia, depressione, mal di testa, encefalopatia e meningite e aumento del rischio di ictus ischemico.
Anche i pazienti con casi lievi di COVID-19 spesso soffrono di effetti neurologici, come appannamento, riduzione dello spessore della materia grigia e dimensioni del cervello.
Diversi studi hanno indagato sul coinvolgimento del sistema nervoso centrale (SNC) nei sintomi correlati a COVID-19 e sebbene nel tessuto cerebrale di alcuni campioni il SARS-CoV- 2 sia stato effettivamente rilevato, in altri campioni non è stato rilevato.

 

Anche la proteina spike, altamente immunogenica, utilizzata nei vaccini, potrebbe innescare effetti indipendenti dall'infezione.

Infatti, è stato dimostrato che la proteina spike influisce sulla funzione endoteliale in vitro e in vivo, e nel topo, dopo iniezione intraperitoneale, induce risposte infiammatorie TLR2- mediate. Ma se tali risposte siano presenti anche nell’uomo non è stato ancora indagato a fondo. Tuttavia, una lunga persistenza della proteina spike è stata dimostrata nelle cellule immunitarie (almeno 15 mesi) e nel plasma (almeno 12 mesi) di soggetti infettati. Inoltre, è stato dimostrato che la proteina spike radiomarcata attraversa nei topi la barriera emato-encefalica ed entra nel parenchima cerebrale.

In questo studio è stata utilizzata la pulizia ottica del tessuto (Optical Tissue Clearing - OTC) per identificare tutti i tessuti che hanno accumulato la proteina spike SARS-CoV-2 nei topi ed è stata studiata la distribuzione della proteina spike in campioni post mortem di pazienti affetti da COVID-19.
I ricercatori hanno anche caratterizzano le conseguenze dell'espressione proteica di infezioni da SARS-CoV-2 in diversi tessuti del cranio da campioni umani post mortem basati sulla spettrometria di massa proteomica.

 

È stato trovato un accumulo di proteina spike nelle nicchie del midollo delle ossa craniche, una connessione cranio-meningi, meningi e parenchima cerebrale sia nei topi che nei campioni umani.

 

I dati di proteomica umana hanno mostrato una disregolazione delle cascate del complemento e della coagulazione, legate ai percorsi neutrofili e una sovraregolazione di proteine pro-infiammatorie.

 

 

Fonte:

SARS-CoV-2 Spike Protein Accumulation in the Skull-Meninges-Brain Axis: Potential Implications for Long-Term Neurological Complications in post- COVID-19
Rong e coll.

bioRxiv preprint doi: https://doi.org/10.1101/2023.04.04.535604; this version posted April 5, 2023.