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Il sole fonte di energia preziosa per la salute

Gemma Maria Riboldidi
Gemma Maria Riboldi
Pubblicato il: 28/06/2023 vai ai commenti

Attualità

A te che sei luce.....

Il sole è una fonte essenziale di energia per la vita sulla Terra. La produzione di cibo vegetale e animale deriva dalla fotosintesi, un processo sostenuto dall'energia solare.

Si sente parlare del sole in modo negativo a causa dei rischi associati alla comparsa di tumori alla pelle. Tuttavia, il sole è anche vita. Già nell'antichità, i Greci conoscevano l'elioterapia, la cura attraverso l'esposizione al sole, che veniva utilizzata per trattare piaghe cutanee e altre malattie della pelle. L'importante è utilizzare il sole nel modo corretto, ad esempio evitando l'esposizione nelle ore più calde e proteggendosi adeguatamente.

Il sole agisce sui nostri corpi tramite l'irraggiamento, emettendo energia sotto forma di fotoni, o luce. Quando ci distendiamo sulla spiaggia per abbronzarci, spesso non ci rendiamo conto che i raggi solari che ci riscaldano sono fotoni che viaggiano per milioni di chilometri nello spazio, attraversano l'atmosfera e raggiungono la nostra pelle.

Gli effetti dei raggi ultravioletti sono particolarmente significativi. Nonostante non siano visibili ai nostri occhi, essendo più energetici, stimolano la produzione di vitamina D nelle cellule della pelle. Una passeggiata al sole durante una giornata luminosa, esponendo braccia, gambe, spalle e viso, permette al nostro corpo di produrre una buona quantità di vitamina D, che svolge un ruolo importante nella salute delle ossa e nel metabolismo del calcio. I raggi ultravioletti di tipo B (UV-B) hanno l'energia necessaria per trasformare il colesterolo della pelle in precursori della vitamina D, che viene poi convertita in forma attiva da altri organi come il fegato ei reni. Considerando lo stile di vita sedentario e con scarsa attività fisica all'aperto tipico dei giorni nostri,

La luce visibile del sole ha effetti diretti su di noi, influenzando il nostro ciclo sonno-veglia e il nostro umore. Studi condotti dagli anni Ottanta hanno evidenziato un disturbo dell'umore associato al variare delle stagioni, noto come "disturbo affettivo stagionale". Le persone affette da questo disturbo sperimentano depressione durante l'inverno, ma si sentono molto meglio durante l'estate. Si ipotizza che ciò sia dovuto alla riduzione della luce diurna durante la stagione invernale. Nei paesi dell'Europa del nord, dove la durata della luce diurna è ancora più breve, viene utilizzata la luce brillante artificiale per trattare questo disturbo. Inoltre, l'esposizione al sole favorisce la produzione di serotonina, l'"ormone del benessere".

La luce solare ha un impatto significativo anche sul nostro sonno. Il ciclo sonno-veglia è regolato dall'alternanza tra giorno e notte, che è influenzata dalla luce. Maggiore è l'esposizione al sole (con le dovute precauzioni), maggiore sarà la produzione di melatonina durante la sera. La melatonina è un ormone che riduce la reazione allo stress e favorisce il sonno.

Sebbene un'esposizione eccessiva al sole senza la giusta protezione possa favorire lo sviluppo di tumori della pelle, in alcuni casi può contribuire al miglioramento di patologie dermatologiche come la psoriasi, dermatiti ed eczemi. È importante proteggere adeguatamente la pelle prima di esporsi al sole, anche in questi casi. L'esposizione al sole può anche avere benefici per l'acne, poiché le radiazioni ultraviolette presenti nei raggi solari riducono l'infiammazione della pelle acneica e l'abbronzatura contribuisce a mascherare le lesioni causate dall'acne. Tuttavia, l'esposizione prolungata al sole può ispessire lo strato superficiale della pelle, facilitando la formazione di comedoni (i cosiddetti "punti neri").

Oltre a mantenere le ossa in salute, il calore del sole è benefico anche per muscoli e muscoli, favorendo il rilassamento muscolare e la mobilità articolare.

L'abbronzatura, spesso considerata piacevole e sinonimo di bellezza nell'Occidente, è in realtà una risposta della pelle per proteggersi dai danni dei raggi ultravioletti. Gli ultravioletti, penetrando nella pelle, provocano un aumento della produzione di melanina, un pigmento che conferisce colore alla pelle, ai peli e ai capelli. Dopo alcuni giorni di esposizione al sole, le aree esposte della pelle assumono un colore più scuro, il che aiuta a proteggere le cellule dai danni delle radiazioni. L'abbronzatura è quindi una reazione fisiologica di difesa del nostro corpo. Tuttavia, un'esposizione intensa e prolungata ai raggi ultravioletti può essere pericolosa, causando danni al collagene, precoce invecchiamento della pelle, rughe e aumentando il rischio di formazione di nei e tumori, in particolare il melanoma. È quindi fondamentale proteggersi adeguatamente quando si sta esposti al sole per lungo tempo, utilizzando creme solari di buona qualità e applicandole frequentemente ricordando che anche l'uso eccessivo di filtri solari può ridurre la produzione di vitamina D, quindi è importante trovare un equilibrio adeguato.