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Morte del paziente a seguito di nutrizione parenterale totale: la responsabilità dell’infermiere

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 25/08/2023 vai ai commenti

Leggi e sentenzeProfessione e lavoro

La rubrica “gli aspetti giuridici della professione infermieristica”, torna  con una nuova sezione dedicata alla “Responsabilità somministrazione farmaci”.

Potrete leggerci alla sezione: professione e lavoro/leggi e sentenze

Gli appuntamenti saranno:

21 agosto – competenza per la somministrazione dei farmaci

23 agosto - somministrazione farmaco analgesico- oppiacei senza prescrizione medica

25 agosto - responsabilità somministrazioni infusioni per nutrizione parenterale totale

28 agosto –somministrazione sangue, emocomponenti e plasma derivati.

 

In seguito ad eventi mortali verificatesi durante la somministrazione delle infusioni per nutrizione parenterale totale, la Food and Drug Admninistration (FDA), ha emanato un safety alert, relativo alla modalità e ai controlli da effettuare prima e durante la somministrazione.

Documento FDA

La FDA ha predisposto un documento per richiamare l’attenzione circa la formazione di precipitati nelle miscele per nutrizione parenterale totale, che possono mettere in pericolo la vita dei pazienti, a seguito del decesso di due pazienti deceduto per sindrome da distress respiratorio verificatesi durante l’infusione periferica della miscela, a causa di un precipitato di calcio fosfato.

Il documento emanato, contiene per lo più suggerimenti per i farmacisti, addetti alle preparazioni delle miscele:

  • Un’ emulsione lipidica in una miscela, maschera la presenza di un precipitato. Quindi se è necessaria la presenza della sostanza lipidica, usare la miscela due in uno, con il lipide da infondere separatamente, se è necessaria la miscela tre in uno, allora aggiungere il calcio prima dell’emulsione lipidica.
  • Quando si usa un miscelatore automatico, seguire le istruzioni del produttore sia per l’uso che la manutenzione.
  • Durante il procedimento di miscelazione, agitare la miscela periodicamente e controllare che non vi siamo precipitati
  • Deve essere usato un filtro quando si infondono miscele per la nutrizione parenterale centrale o periferica
  • Le miscele per la nutrizione parenterale devono essere somministrate secondo le seguenti condizioni: la miscela deve iniziare entro 24 ore dal miscelamento, se conservate in frigo, la somministrazione deve iniziare entro 24 ore dal riscaldamento
  • Se si manifestano sintomi di distress respiratorio, arrestare l’infusione.

Alcune di queste regole, riguardano direttamente il personale infermieristico, rendendolo responsabile di eventuali effetti avversi.

  • Prima di procedere alla somministrazione l’infermiere deve controllare attentamente l’eventuale presenza di precipitati, i controlli devono essere ripetuti durante l’infusione.
  • L’infermiere deve utilizzare un filtro per bloccare i precipitati.
  • La sacca di somministrazione ha un preciso tempo di conservazione dal momento in cui arriva al reparto: somministrata entro 24 ore se conservata a temperatura ambiente, somministrata entro 24 ore dal riscaldamento se conservata in frigorifero.

Il non rispetto di tali regole precauzionali, espone l’infermiere a responsabilità colposa  per inosservanza di regolamenti con conseguenze gravi, ovvero imputazione per omicidio colposo ai sensi dell’articolo 589cp.

Per quanto riguarda l’uso del filtro, è obbligatorio. L’obbligatorietà è intesa nel senso, che è condizione senza la quale non è possibile procedere alla somministrazione senza la presenza del filtro, neanche dietro indicazione del medico.

Trova qui applicazione l’articolo 17 3 comma del DPR 10 gennaio 1957, che specifica che “l’impiegato con deve comunque seguire l’ordine del superiore quando l’atto sia vietato dalla legge penale”.

Dalla letteratura si evince che l’ambito infermieristico di pertinenza si articola nelle seguenti attività:

Attuare la terapia nutrizionale prescritta secondo protocolli validati

Gestione delle linee di somministrazione in merito all'utilizzo delle pompe infusionali, sostituzione delle sacche e dei deflussori, regolazione delle velocità di infusione

Valutazione e monitoraggio della canalizzazione

Mantenimento di attività intestinale, con applicazione di protocolli di stimolazione, là dove necessario

Contenimento di effetti collaterali attraverso la modulazione dei flussi d'erogazione, sostituzione di nutrienti, applicazione di interventi di sorveglianza infettiva (colture, terapie mirate)

Interventi di educazione sanitaria rivolti al paziente e ai familiari.

 

Aspetti giuridici della professione infermieristica – Luca Benci