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Torna il Green pass. Ecco a cosa servirà

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 06/03/2024

AttualitàGoverno

Dopo l'approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto-legge del 26 febbraio, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato che il Governo italiano non intende aderire al cosiddetto 'green pass globale' proposto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Schillaci ha precisato che durante la procedura di conversione del decreto-legge, verrà presentato un emendamento per riformulare il testo, al fine di ricondurre la norma agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) riguardanti la salute, con particolare attenzione alla piena operatività del fascicolo sanitario elettronico.

Il 'Green pass globale', nato da un accordo tra l'OMS e l'Unione Europea nel giugno scorso, è un certificato sanitario internazionale simile al Certificato Digitale Covid dell'UE. Tuttavia, l'adesione a questo sistema è volontaria per gli Stati membri, come specificato nella raccomandazione del Consiglio adottata il 27 giugno 2023, che incoraggia gli Stati a continuare a rilasciare certificati COVID-19 su richiesta.

Ma cosa rappresenta esattamente questo 'Green pass globale'? Si tratta di un libretto sanitario elettronico, verificabile e accettato in tutto il mondo, simile a quello fornito dalle Aziende Sanitarie Locali (Asl). Nasce dall'idea di estendere e digitalizzare la Carta Gialla, introdotta nel 1933 nei Paesi Bassi e adottata dall'OMS nel 1951. Questo strumento, assicura l'Organizzazione, non comprometterebbe la privacy né i dati sanitari personali dei cittadini.

Qual è lo scopo del 'Green pass globale'? Si inserisce nella strategia digitale dell'OMS presentata nel 2020, che mira a garantire migliori trattamenti sanitari a livello globale attraverso la telemedicina, consentendo la cura dei pazienti anche a distanza e in contesti difficili. Lo scambio e la circolazione delle informazioni tra i Paesi permetteranno la creazione di una banca dati globale al servizio della ricerca scientifica, integrabile con altri sistemi e registri per sviluppare nuove cure e politiche sanitarie basate sulle esigenze delle persone, utilizzando anche l'intelligenza artificiale per accelerare la ricerca.