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Licenziato il dipendente che lavora durante il congedo parentale

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 17/05/2024

La SentenzaLeggi e sentenzeProfessione e lavoro

 

Il Tribunale di Torre Annunziata, in funzione di Giudice del lavoro, ha recentemente confermato la legittimità del licenziamento per giusta causa di un dipendente da parte di una S.p.A. datrice di lavoro per l'uso improprio del congedo parentale e l'abuso del diritto potestativo da parte del lavoratore.

La vicenda

Il dipendente in questione aveva usufruito di 10 giorni di congedo parentale, come previsto dall'art. 32 del D. Lgs. n. 151/2001, dichiarando di dover assistere il figlio minore. Tuttavia, un'indagine investigativa ha rivelato che, durante il periodo di congedo, il lavoratore svolgeva regolarmente un'altra attività lavorativa come parcheggiatore, senza che il figlio fosse mai presente.

La Sentenza del Giudice

Il giudice, riconoscendo preliminarmente la legittimità dell'attività investigativa condotta nel rispetto dei limiti posti a tutela della libertà e dignità del lavoratore, ha chiarito che il diritto potestativo del congedo parentale non esclude la verifica delle modalità del suo esercizio. Il controllo giudiziario è giustificato per evitare abusi che danneggiano la fiducia del datore di lavoro e comportano indebite percezioni di indennità e deviazioni dall'assistenza prevista.

L'abuso del diritto potestativo si configura quando il congedo parentale viene utilizzato non per la cura diretta del bambino, ma per svolgere altre attività lavorative. Anche se tali attività possono migliorare l'organizzazione economica e sociale della famiglia, ciò non giustifica l'uso improprio del congedo parentale. In questo caso, l'assenza del figlio durante il lavoro del dipendente ha confermato l'abuso del diritto, giustificando il licenziamento per giusta causa.

 

La sentenza del Tribunale di Torre Annunziata ribadisce che l'uso del congedo parentale deve essere strettamente legato alla cura del figlio e non può essere distorto per altri fini. I lavoratori devono essere consapevoli che l'abuso di tali diritti può portare a gravi conseguenze, compreso il licenziamento. Allo stesso tempo, i datori di lavoro sono legittimati a verificare l'uso corretto del congedo per garantire l'integrità e la fiducia all'interno dell'azienda.

Sulla base delle evidenze presentate, il Tribunale ha ritenuto che la sanzione disciplinare del licenziamento fosse giustificata. Il comportamento del lavoratore ha compromesso in modo irreparabile il rapporto di fiducia con il datore di lavoro, dimostrando una mancanza di diligenza e correttezza che non consente la prosecuzione del rapporto lavorativo.